E’ l’ennesimo racconto di un disagio che ormai si protrae da molto tempo. Stamattina (giovedì 7 marzo, ndr) ho preso regolarmente il treno a Portomaggiore per recarmi a lavoro a Ferrara. E’ quello delle 7.12, dei pendolari e dei ragazzi che vanno a scuola. Treno in perfetto orario, e trovo anche incredibilmente posto su uno strapuntino.
Giornata fortunata penso. Ma non so che il peggio deve ancora arrivare. A Gaibanella il treno si ferma alla stazione e fin qui tutto regolare. Siamo in orario. Però poi passano i minuti e siamo ancora fermi. Dopo 10 minuti alcuni ragazzi scendono dal treno e vedono sul monitor della stazione che il nostro treno è stato cancellato. Ma come! Nessuna comunicazione ufficiale, solo il capotreno dopo un po’ passa dicendo che la linea è interrotta, che se stiamo su torniamo indietro e che arriverà un autobus sostituivo.
Ecco, vi lascio immaginare il disagio che ne è seguito.
Purtroppo questo non è un episodio isolato. Questa linea è vittima di continui ritardi e tantissime cancellazioni inaspettate. Uno va in stazione per prendere il treno per andare a lavoro e a volte, anche troppe volte, si trova il terno cancellato, quando non è in ritardo. Situazioni paradossali, trasporti non garantiti. Continui problemi sulla linea che impediscono il regolare svolgimento del servizio.
Inoltre il treno dei pendolari del mattino è sempre affollatissimo. E’ uno stillicidio. Non se ne può veramente più. Molti pendolari esausti di questa storia hanno abbandonato la ferrovia per l’auto. Chi usa il treno ormai sono solo gli studenti, chi non ha la patente o non ha l’automobile. Sono in pochi quelli che preferiscono andare in treno rischiando continui ritardi e conseguenti disagi.
E’ veramente una situazione insostenibile e assurda.
Alessandro Ferrari