Eventi e cultura
5 Marzo 2024
L'autore racconta storie e prospettive della campagna "Italia, ripensaci", per la rassegna "Libri per la pace"

Francesco Vignarca presenta il suo “Disarmo nucleare”

di Redazione | 2 min

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Le recenti crisi internazionali hanno riportato sotto gli occhi di tutti i rischi dell’utilizzo di armi nucleari: una “minaccia esistenziale”, una escalation che potrebbe portare alla distruzione quasi completa dell’umanità. Di questo parlerà Francesco Vignarca, coordinatore campagne della Rete italiana pace e disarmo della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (premio Nobel per la Pace 2017), mercoledì 6 marzo alla Libraccio alle ore 17:30.

Per la rassegna “Libri per la pace”, Francesco Vignarca presenterà il suo libro “Disarmo nucleare”, che racconta la storia e le prospettive della campagna “Italia, ripensaci”. Dialoga con l’autore Patrizio Fergnani.

Mai come oggi il mondo si è avvicinato a una catastrofe nucleare: ecco perché bisogna smantellare gli arsenali nucleari. Il pericolo derivante dagli arsenali dei Paesi che possiedono testate nucleari ha origine dalla Guerra fredda ed è ancora concreto.

Questo libro ricostruisce l’evoluzione delle armi nucleari, con numeri aggiornati delle testate, i loro depositi in Europa, il pericolo della “teoria della deterrenza”, come funziona il “bottone rosso” e l’impatto devastante di una guerra nucleare. E racconta la storia e le prospettive del disarmo nucleare, con voci dei principali esponenti del movimento per la messa al bando delle armi nucleari: Setsuko Thurlow, Beatrice Fihn, Tim Wright, Susi Snyder, Lisa Clark, Daniele Santi, Ray Acheson e papa Francesco.

La Rete italiana pace e disarmo è promotrice insieme a Senzatomica della mobilitazione “Italia, ripensaci”, per l’adesione del nostro paese al Trattato di proibizione delle armi nucleari Tpnw.

Francesco Vignarca, che si occupa da oltre 15 anni di produzione e commercio di armi, di spese militari e di acquisizione di sistemi d’arma (tra cui i famigerati F-35, che possono trasportare e sganciare le testate nucleari presenti nella base italiana di Ghedi) ha seguito fin dai primordi la campagna Ican e la sua Iniziativa Umanitaria, partecipando anche ai negoziati per il Tpnw e il 7 luglio 2017 al Palazzo di Vetro Onu di New York alla storica sessione che lo ha votato e adottato.

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