A Ferrara l’esordio di Lara Gallet con ‘Carne di cane’
Sabato 20 settembre, alle ore 18, la libreria Ubik di via San Romano 43 a Ferrara ospiterà la presentazione di Carne di cane (Catartica Edizioni), opera prima di Lara Gallet
Sabato 20 settembre, alle ore 18, la libreria Ubik di via San Romano 43 a Ferrara ospiterà la presentazione di Carne di cane (Catartica Edizioni), opera prima di Lara Gallet
Esattamente cent’anni fa nasceva Carlo Rambaldi, artista nato a Vigarano Mainarda (città del Ferrarese) conosciuto nel mondo per aver creato, dando forma alla propria fantasia, personaggi iconici del mondo del cinema, quali ET, King Kong e Alien
Si è conclusa tra la magia dei salici e la musica del Nucleo Garden di Pontelagoscuro, la prima edizione di Esterno Verde lungo il Po, weekend di esplorazioni agresti dedicato ai paesi che da Ferrara si allungano verso il fiume
La stagione 2025/2026 dedicata ai corsi di formazione e laboratori del Teatro Ferrara Off si aprirà il 22 settembre con la “Open Week”
"Siamo dei conservatori perché siamo dei progressisti". La celebre frase pronunciata da Giorgio Bassani sarà al centro di una conferenza in programma mercoledì 17 settembre a Factory Grisù
di Federica Pezzoli
Parte da un ricordo d’infanzia Il Cyrano de Bergerac di Arturo Cirillo, in scena al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara da venerdì 1 a domenica 3 marzo. Ed assistere a questa rivisitazione della celeberrima storia di Edmond Rostand è come entrare nella mente e nella fantasia di un bambino in cui ricordi, esperienze, favole, si mescolano e si intrecciano dando forma a un mondo onirico che è nello stesso tempo teatro, musical, rivista e circo.
L’attore, qui protagonista e regista, prende le mosse dal ricordo della visione del Cyrano di Modugno e Pazzaglia al Politeama di Napoli alla fine degli anni Settanta e costruisce uno spettacolo surreale che fonde la musica con le parole in una sorta di teatro-canzone. Giocando con testi e nasi celebri, confonde Cyrano e Pinocchio, Rossana e la fata Turchina, il fido Ragueneau con il Grillo Parlante. Ma non solo: su di una piattaforma, che a tratti sembra la pista di
un circo mentre in altri fa sembrare i protagonisti della vicenda figurine di un carillon o le marionette di Mangiafuoco, va in scena un gioco, un divertissement teatrale e letterario, tra rimandi e citazioni – soprattutto a Ferrara non può sfuggire quella Ariostesca di Cyrano che cade dalla luna – di opere e canzoni e dei loro interpreti nel tempo. Contribuiscono il sipario argenteo e malinconico calato dall’alto e gli oggetti di scena ideati da Dario Gessati, le luci di Paolo Manti, capaci di accompagnare il pubblico in ogni cambio emotivo e narrativo, i costumi colorati e luccicanti di Gianluca Falaschi, che ricordano Wanda Osiris, Raffaella Carrà o perfino il Carnevale brasiliano.
E poi tutti i compagni di Cirillo – Irene Ciani-Rossana, Rosario Giglio-Ragueneau, Francesco Petruzzelli-De Guiche, Giulia Trippetta-Governante/Lumachina, Giacomo Vigentini- Cristiano – capaci di interpretare con i diversi personaggi tutti i registri che l’attore e regista napoletano ha scelto di mescolare in questo pastiche eclettico: dalla commedia dell’arte alla rivista e al cabaret, dal teatro dei burattini a quello delle ombre.
Un testo sempre attuale quello di Rostand, a maggior ragione oggi, in un tempo dominato dalle apparenze e dalla rincorsa alla performance, che lascia poco spazio all’interiorità, alla riflessione e alla poesia. Un testo che esalta l’amore profondo e generoso, più che passionale e possessivo, e la costante ricerca di farsi amare per quello che siamo e non per l’aspetto esteriore. E Cyrano, e con lui Arturo Cirillo, cerca la speranza e la salvezza nel teatro: “Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato”, scrive nelle note di regia l’attore napoletano.
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