Investito dall’auto dopo il primo giorno di scuola
Stava tornando a casa dopo il primo giorno di scuola, quando - per cause al vaglio degli inquirenti - un'automobile guidata da un operaio che stava andando al lavoro lo ha investito
Stava tornando a casa dopo il primo giorno di scuola, quando - per cause al vaglio degli inquirenti - un'automobile guidata da un operaio che stava andando al lavoro lo ha investito
Era stato arrestato a settembre 2022 dai carabinieri con l'accusa di aver messo a segno due furti con strappo a Pontelagoscuro, ai danni di donne in bicicletta. Lo scorso novembre, per uno di quegli episodi, era già arrivata una prima assoluzione, e ieri (lunedì 15 settembre) il tribunale di Ferrara ha confermato la stessa decisione anche per l'altro fatto
Un acceso alterco con una prostituta è degenerato in un'aggressione con rapina. È quanto accaduto nel pomeriggio del 23 luglio scorso in via Modena, nei pressi di un bar, dove i carabinieri della Stazione di Villanova sono intervenuti dopo la richiesta di aiuto di un giovane trentenne
Le Volanti della polizia di Stato della Questura di Ferrara hanno arrestato un uomo di 39 anni, gravemente indiziato del delitto di rapina impropria
Crescono di 123 unità le imprese giovanili dal 1° al 2° trimestre 2025. A questo dato si affianca quello dell’invecchiamento delle piccole imprese ferraresi e ravennati, che seguono il trend della popolazione delle due province. A giugno 2025, i titolari d'impresa con almeno 70 anni erano 4.843, pari al 13% del totale: erano 5.073 nel 2015 (11,4%)
Berra. Un 23enne italiano di etnia rom è finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni dopo aver cercato di ribellarsi con forza ai carabinieri che lo stavano arrestando poiché già destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere per furti emesso dalla Procura di Genova.
I fatti risalgono al pomeriggio di venerdì 1° marzo quando, nell’ambito dei controlli straordinari del territorio, finalizzati anche alla ricerca della mitraglietta M12 e delle 170 munizioni rubate a una pattuglia dei carabinieri impegnati in un intervento a San Nicolò, i militari hanno fermato un’automobile in via Argine Po.
A bordo due fratelli che si trovavano a pochi metri dalla loro abitazione: quello più grande di 23 anni era alla guida, quello più piccolo di 19 anni era seduto sul lato passeggero. Entrambi però avevano lasciato i loro documenti di identità a casa.
Così, dopo aver concluso la perquisizione del veicolo con esito negativo, i carabinieri decidono di ‘scortarli‘ al loro domicilio per identificarli. Dopo l’inserimento del nome e del cognome del più grande dei due nella banca dati emerge però che su di lui pende un’ordine di carcerazione per fatti per cui aveva già scontato un periodo di carcere.
È in quel momento che il 23enne inizia ad agitarsi e ad allontanarsi, iniziando a correre per qualche centinaio di metri nei campi, prima di venire ripreso dai carabinieri che lo portano nuovamente nella sua abitazione. Lì, alcuni suoi parenti, tra cui il fratello minore che si trovava con lui in auto, avrebbero iniziato a prendere le sue difese.
I carabinieri, aggrediti con calci e pugni durante la colluttazione, si sarebbero così difesi con l’utilizzo dello spray al peperoncino e, dopo aver calmato gli animi, hanno caricato il ragazzo in auto, trasferendolo in caserma, dove ha trascorso la notte in attesa dell’udienza di convalida del suo arresto.
Nella mattinata di sabato 2 marzo, il giudice Carlotta Franceschetti ha convalidato il suo arresto e ha disposto il suo trasferimento nel carcere di Ferrara, mentre il processo per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ai danni dei due carabinieri intervenuti, refertati con 7 e 5 giorni di prognosi, è stato fissato per il 2 aprile, dopo che il suo legale difensore, l’avvocato Nicola Marani, ha chiesto termini a difeso per poter avere più tempo per leggere le carte e scegliere quale strategia difensiva adottare.
Il fratello minore, rintracciato in serata all’ospedale di Adria, dove era andato per l’irritazione provocata dallo spray al peperoncino, è stato invece identificato e denunciato a piede libero per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e intralcio alla giustizia al pari degli altri due familiari che hanno cercato di frapporsi tra i carabinieri e l’arrestato nel tentativo di liberarlo.
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