Economia e Lavoro
2 Marzo 2024
Riconosciuta la necessità di effettuare la pratica della bruciatura dei residui colturali per poter permettere la coltivazione del riso nel nostro territorio

La Regione Emilia-Romagna accoglie le richieste di Coldiretti: ok a bruciatura stoppie di riso

di Redazione | 1 min

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Un provvedimento sollecitato in moltissime occasioni da Coldiretti, con importanti ricadute sul territorio ferrarese, zona di produzione del pregiato riso del Delta del Po.

“In mancanza di questa consolidata pratica agronomica – afferma Alessandro Visotti, direttore di Coldiretti Ferrara – si rischia l’ulteriore declino della coltura del riso nella nostra provincia, specialmente nel basso ferrarese, già ridimensionata pesantemente per altri fattori, principalmente economici. La bruciatura controllata dei residui colturali assolve all’importante funzione di prevenire infezioni ed infestazioni letali per il riso, sia malerbe che microrganismi patogeni (dal Giavone, al riso crodo, al brusone). La determinazione detta condizioni e modalità di gestione, indicando i periodi opportuni e diversi a seconda della localizzazione delle risaie, nonché le modalità di comunicazione agli enti preposti. Siamo stati determinati ed insistenti in questi anni per arrivare ad un chiarimento tanto atteso e necessario per i nostri risicoltori e finalmente siamo arrivati all’obiettivo. Ci auguriamo che sia un positivo elemento di tranquillità per i nostri soci nel perseguire la coltivazione di una delle colture simbolo del nostro territorio e restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento da parte delle imprese agricole”.

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