Politica
1 Marzo 2024
Il Pd dà "tutta la disponibilità" e chiede un "intervento incisivo del sindaco" per salvare "uno spazio che non possiamo permetterci di perdere"

Chiusura Uci Cinema. I sindacati in commissione: “Chiederemo linearità e trasparenza”

di Pietro Perelli | 2 min

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La chiusura dell’Uci cinema che si avvererà a fine giugno è stata un “fulmine a ciel sereno” per la città ma anche per i sindacati che non avevano avuto alcun sentore della crisi. Chiaramente non si tratta di miopia per quello che è risaputo essere un settore in crisi con “101 cinema chiusi a Roma” come ricorda anche l’assessore Marco Gulinelli durante la riunione della prima e seconda commissione consiliare.

Una commissione, richiesta dal Partito Democratico, alla quale partecipa anche Fabio Artosi (Slc Cgil) che ringrazia le forze politiche per “aver risposto al grido d’allarme” ma chiede se c’è “la volontà di costruire una cabina di regia” attraverso la quale provare a governare la crisi.

Una crisi che riguarda 8 dipendenti a tempo indeterminato e altri il cui contratto scadrà a maggio ma anche, ricorda Antonella Amerini (Fistel Cisl), “l’indotto”. Chiaramente la ricollocazione del personale in altre strutture di proprietà dell’azienda “è impensabile” ma pare che un primo incontro possa esserci il 5 marzo e lì i sindacati chiederanno che “ci sia linearità e trasparenza”.

Elementi considerati fondamentali se si considera che, per quanto sia in crisi il settore delle sale cinematografiche, “l’Uci di Ferrara aveva già diversificato la propria attività” attraverso un “rapporto sinergico con Unife” che andava oltre la fruizione degli spazi mettendo al servizio dell’Università anche alcune competenze tecniche.

Il Pd per voce del capogruppo Colaiacovo e di Davide Nanni chiede all’amministrazione di essere “proattiva” nel contattare la proprietà alla quale è stata inviata una pec di cui si attende risposta. Disponibile “a tenere alta l’attenzione” si dichiara l’assessora Angela Travagli e dello stesso avviso anche Marco Gulinelli: “Siamo noi a chiedere il dialogo che la società non sta dando”.

Colaiacovo ricorda che c’è “tutta la disponibilità del Pd” nell’essere di supporto oltre che ad “avviare una riflessione su come rilanciare la struttura”. Ma spera anche che possa esserci un “intervento incisivo del sindaco” a cui, ribadisce, “daremo tutto il nostro supporto”.

Un supporto che andrà sia nella direzione di risoluzione della questione attraverso il rilevamento dell’attività e che in caso di necessità possa virare verso il ripensamento di quello spazio. Uno spazio che nel suo complesso, ricorda Nanni, “era già da anni in forte crisi” con un “edificio che fece discutere ma che oggi non possiamo permetterci di perdere”. “Quello che chiedo – dice sempre Nanni – è un impegno corale per avviare un confronto”.

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