Il Ministero dell’Interno non conferma quanto detto dal senatore Alberto Balboni sul passo indietro in merito alla costruzione di Centro di permanenza per i rimpatri a Ferrara.
A mettere in imbarazzo la maggioranza è lo stesso sottosegretario del Viminale, Emanuele Prisco, in quota Fratelli d’Italia. Prisco ha risposto nel corso della I commissione alla Camera a un question time del Pd, firmato da Matteo Mauri, Ouidad Bakkali, Andrea Gnassi e illustrato da Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo.
“Il Cpr a Ferrara si farà? L’ipotesi è tramontata? – ha chiesto Ricciardi -. Sarebbe importante saperlo visto che qualcuno di FdI sta già usando il tema per la campagna elettorale con tanto di manifesti affissi nella città”.
“Lo chiediamo perché il 9 novembre il Ministro dell’Interno chiedeva un parere al presidente della Regione Emilia-Romagna in ordine alla costruzione di un Cpr nell’area dell’ex aeroporto militare di Ferrara – continua l’esponente dem -. Tuttavia, il senatore Balboni ha annunciato di aver suggerito altri luoghi del territorio ferrarese, assicurando e comunicando alla stampa che dopo una sua interlocuzione con il Ministro degli interni, il Cpr non si sarebbe più fatto”.
“Il governo sta dedicando un forte impegno per il rimpatrio di chi non ha titolo per rimanere nel territorio nazionale – è la replica che parte da lontano di Prisco -. A questo proposito l’obiettivo primario rimane quello di realizzare nuovi cpr sul territorio. La loro presenza non diminuisce il livello di sicurezza nei territori di di localizzazione”. E ancora: “il ministero ha valutato diverse aree, anche tra le province dell’Emilia-Romagna tra cui Ferrara e sono tuttora in corso le opportune valutazioni. Al momento quella dell’Emilia-Romagna non rientra tra quelle di prossima programmazione”.
E quel “prossima programmazione” lascia esterrefatto il relatore di opposizione: “allora hanno ragione i comitati e i cittadini a dire che avete messo in stand by la programmazione del Cpr a Ferrara in vista delle scadenze elettorali. Deve essere allora chiaro ai cittadini che il ministero dell’interno a precisa domanda e cioè se si realizzerà un Cpr a Ferrara non ha risposto. Ha semplicemente traccheggiato a dimostrazione della distanza che c’è tra la propaganda e l’arte di governare. I cittadini ferraresi avrebbero diritto ad una risposta chiara”.
“In generale lascia sgomenti la posizione poco seria e coerente – aggiunge Ricciardi – da parte di quelle forze politiche che lucrano i voti sulla moltiplicazione dei Cpr, salvo impegnarsi per fare in modo che non vengano realizzati mai nei loro territori d’elezione o che amministrano. Vorremmo sapere se il governo ha intenzione di realizzare i Cpr solo nei territori guidati da esponenti di centrosinistra. Sarebbe l’ennesima dimostrazione di un governo fake. Per fortuna gli italiani si stanno accorgendo che è tutta una finzione”.