Eventi e cultura
29 Febbraio 2024
La rassegna di Palazzo dei Diamanti è stata molto apprezzata dai gruppi scolastici

Meno di 20mila per la mostra su Achille Funi

di Redazione | 3 min

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Sono stati 79.371 i visitatori della mostra Escher allestita al Palazzo dei Diamanti dal 23 marzo al 21 luglio 2024 e organizzata da Arthemisia, Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d'Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la M.C. Escher Foundation e Maurits, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna

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Sono stati 18.339 i visitatori della mostra Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito allestita al Palazzo dei Diamanti e organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

“La rassegna – afferma una nota degli organizzatori – ha costituito un tassello fondamentale del progetto di valorizzazione dei grandi maestri ferraresi del secolo scorso promosso negli ultimi anni con le mostre dedicate a Gaetano Previati, Giovanni Battista Crema e Arrigo Minerbi”.

Quella su Achille Funi, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e curata da Nicoletta Colombo, Serena Redaelli e Chiara Vorrasi, è stata la più grande e completa antologica mai dedicata al maestro negli ultimi cinquant’anni: ha presentato infatti oltre 130 opere, tra dipinti, acquerelli, disegni e cartoni preparatori per affreschi e mosaici, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, italiane e straniere.

“Si è offerta al pubblico – aggiungono da Palazzo Diamanti – un’occasione unica per conoscere l’intero percorso dellartista, che ha attraversato da protagonista i principali movimenti che hanno caratterizzato la cultura italiana della prima metà del XX secolo: dalle ricerche futuriste alle poetiche del Realismo magico, dal dialogo con la Nuova Oggettività al moderno classicismo del gruppo “Novecento” fino al muralismo degli anni Trenta. Innamorato dei miti classici e della cultura rinascimentale, Funi ha saputo attingere alla tradizione figurativa antica, ma anche guardare al linguaggio più attuale di Cézanne, Picasso, Derain, de Chirico per plasmare un originale universo visivo dove si intrecciano realtà e immaginazione”.

Nellottica di valorizzazione del patrimonio cittadino la mostra ha avuto il merito di accendere l’attenzione sulla Sala dellArengo del Palazzo Municipale, dove Funi ha realizzato tra il 1934 e il 1937 il ciclo di affreschi col Mito di Ferrara, uno dei capolavori indiscussi della decorazione del Novecento. Grazie a questa sinergia è stato possibile dunque promuovere la visita e la conoscenza di questo splendido luogo consentendo al pubblico di scoprire uno spazio ancora poco noto della città. Inoltre l’esposizione ha avuto una naturale estensione al Museo Archeologico Nazionale, dove è stata allestita la rassegna Il tempo immaginato. Achille Funi tra archeologia, storia e modernità, che chiuderà il 17 marzo.

Sui 18mila ingressi, i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 5.369, mentre i restanti sono stati acquistati presso la biglietteria di Palazzo dei Diamanti. Dai questionari di gradimento emerge che il 79,59% è venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra. La rassegna è stata molto apprezzata dai gruppi scolastici: sono state 84 le classi in mostra per un totale di 1.876 studenti coinvolti soprattutto di Ferrara e provincia.

Buonissimi risultati per il catalogo della mostra, acquistato da un visitatore su 23, e per la guida, acquistata da un visitatore su 17.

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