Ridiscutere la tradizione degli studi dedicati alle “forme” della letteratura italiana dalle origini alla contemporaneità è l’obiettivo di “Generi. Rivista internazionale di letteratura italiana”, che verrà presentata giovedì 29 febbraio alle ore 17 in sala Agnelli della biblioteca Ariostea e in diretta sul canale youtube Archibiblio web.
L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, si dedicherà a “Biografie e autobiografie d’artisti nella tradizione letteraria italiana”, a cura di Vincenzo Caputo, del comitato direttivo della rivista, e con gli interventi di Marco Bertozzi, direttore dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, di Gianluca Forgione e Cristina Montagnani, dell’Università di Ferrara, e degli altri componenti del comitato direttivo.
“Gli storici della letteratura – lamenta Bachtin in Estetica e romanzo – dietro la superficie variopinta e rumorosa del processo letterario non vedono i grandi ed essenziali destini della letteratura e del linguaggio, i cui protagonisti sono prima di tutto i generi”. Il dibattito critico sui generi, categoria portante di ogni discorso letterario, si è sviluppato ampiamente nel corso del Novecento, specialmente in ambito europeo, trasformandosi quasi nella querelle del secolo. Ne è nato, anche in area italiana, un ricco dibattito, che ha prodotto negli anni ottanta importanti volumi, differenti per impostazione ma accomunati dai medesimi intenti.
Tali studi pioneristici, che hanno raggiunto – anche nella versione manualistica – il loro massimo apice negli anni novanta, nei decenni successivi non hanno conosciuto una reale prosecuzione “d’insieme”. Mancano, infatti, negli ultimi decenni progetti complessivi su quella che potremmo definire la “biologia” dei generi della nostra tradizione.
La rivista vuole dunque scandagliare la storia, il significato e la fenomenologia dei generi letterari tra codificazione e trasgressione, norma e scarto. Sono accolti contributi volti a indagare tali aspetti con un’attenzione particolare alla tenuta dei generi nel corso dei secoli o con analisi puntuali di tipo critico-filologico su esemplificativi casi di studio. Si prendono in considerazione, tra gli altri, forme come l’epica, la tragedia, la commedia, il dialogo, la novella, l’epistola, la lirica, la biografia e l’autobiografia, il romanzo.
I contributi, che spaziano quindi nel tempo e nello spazio, anche in un’ottica comparatistica, hanno sempre una spiccata attenzione nei confronti delle modalità di costruzione e ricezione dei generi letterari, al fine di verificarne evoluzioni e involuzioni, aggiustamenti e funzioni.
Del comitato direttivo della rivista fanno parte: Vincenzo Caputo (Università degli Studi di Napoli Federico II), Elisa Curti (Università Ca’ Foscari Venezia), Giovanna Rizzarelli (Università degli Studi di Ferrara), Marcello Sabbatino (Università degli Studi di Firenze) .
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