di Andrea Mainardi

Il pareggio della Spal con l’Arezzo ottenuto al ‘Mazza’ dopo quaranta minuti di superiorità numerica non può lasciar soddisfatto Domenico Di Carlo.

“Penso che la partita – ha esordito l’allenatore – si sia sviluppata in più occasioni: bene loro all’inizio poi abbiamo recuperato creando due palle gol nitide. Infine la frenesia ci ha portato a fare errori che non si devono fare, bene invece l’atteggiamento della squadra. Negli ultimi minuti abbiamo ripreso il gioco in mano ma non è bastato. Bisogna essere più cattivi e decisi, non siamo stati bravi nei dettagli e a portarci gli episodi dalla nostra parte. Bisogna esser bravi a tirare prima o prendersi un rigore. Finalmente faremo una settimana di lavoro e cercheremo di migliorare questo aspetto soprattutto nella supeiorità numerica lavorando sulla lucidità”.

I subentrati hanno portato più confusione che altro: “I cambi si fanno per vincere la partita e a volte il calcio non ti ripaga di quello che si fa per vincere. Siamo stati frenetici e dovremo capire che chi rimane in dieci raddoppia le forze e chiude il centro e non siamo stati bravi ad andare sulle catene esterne. Dopo i cambi ci siamo adeguati ai ritmi dell’Arezzo”.

Un’eventuale vittoria dell’Ancona complicherebbe il percorso: “È un percorso da fare in ogni partita, visualizzandola per poi resettare per fare in modo che la salvezza arrivi. Prima o poi la vittoria arriva senza pensare all’Ancona ma al Sestri Levante”.

Davanti ai microfoni arriva poi Luca Ghiringhelli, che parla di quest’occasione perduta: “Sicuramente anche noi l’abbiamo vista così e bastava vedere il rammarico che c’era nello spogliatoio. Non siamo più riusciti a fare quello che avevamo fatto nei primi cinquanti minuti forzando qualche pallone di troppo. Dispiace ma cerchiamo di guardare le cose positive. Abbiamo creato un paio di occasioni importanti e loro dopo che sono rimasti in dieci hanno fatto più densità e ci siamo fatti prendere dal voler fare gol subito”.