Ferrara Musica porta Mozart e Borodin al Comunale
Tornano in concerto i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara. Domenica 19 gennaio alle 10.30 “Ferrara Musica al Ridotto” con Mozart e Borodin
Tornano in concerto i Solisti dell’Orchestra Città di Ferrara. Domenica 19 gennaio alle 10.30 “Ferrara Musica al Ridotto” con Mozart e Borodin
In tema di studi storici e sociali sul territorio, a Ferrara si apre una nuova stagione di ricerche, che sarà presentata il prossimo giovedì 23 gennaio con una Giornata di studi, tra la biblioteca Ariostea e la biblioteca Casa Niccolini
Lunedì 20 gennaio alle 17 Lucia Boni, alla biblioteca Centro documentazione Donna, parla del suo libro "Carbone d’argento" in dialogo con Maria Calabrese.
Nell'ambito del programma delle manifestazioni per il Giorno della Memoria sabato 18 alle ore 17.30 nella Sala conferenze dell’Istituto di Storia Contemporanea
Ripercorre la storiografia urbana di Ferrara dalle sue origini, il saggio storico di Mario Calura (del 1931) dal titolo "Via delle Volte. Ricerche storiche su Ferrara medioevale", che nella nuova edizione a cura di Emanuela Calura, sarà presentato lunedì 20 gennaio 2025 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea
Avrà per tema “Voghenza e il Polesine di San Giorgio: tra erudizione, curiosità e sotterfugi” la conferenza di Alberto Andreoli, per il ciclo “Archeologia in Biblioteca” (decima edizione) su “I romani nel Delta del Po”, in programma martedì 27 febbraio 2024 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17 Ferrara).
L’incontro, organizzato in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara APS, potrà essere seguito anche in diretta video sul canale youtube
La zona rivierasca del basso Po, interessata in età classica dalle esperienze urbane di Adria e Spina, dopo un certo ma insufficientemente documentato periodo gallico, tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C. entrò a far parte del dominio di Roma. Il processo di “romanizzazione” seguito alla conquista fu condizionato dall’instabilità del quadro ambientale. Nel territorio corrispondente all’attuale pianura ferrarese si attestò un popolamento sparso, costituito da realtà insediative di ridotte dimensioni (villae, vici, pagi), ancorate sulle emergenze naturali più stabili (dossi, gronde fluviali, cordoni dunosi litoranei).
Probabilmente il principale centro vicano dell’areale è stato individuato a una quindicina di chilometri a sud-est di Ferrara, presso Voghenza, frazione nel Comune di Voghiera. In tale località, ignorata dalle fonti antiche, agli sporadici e casuali rinvenimenti del passato, che sollecitarono l’interesse antiquario non solo locale, sono succedute a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso programmate e accurate esplorazioni archeologiche. Puntuali studi interdisciplinari hanno reso possibile la ricostruzione del quadro ambientale antico e comprensibile il carattere dell’insediamento, posto sulle rive del paleoalveo di un’antica divagazione padana, frequentato almeno dal IV-III secolo a.C. La ricca documentazione epigrafica disponibile ha consentito di valutare la composizione sociale, lo status economico e le ascendenze culturali della popolazione. A quello che forse è stato “l’unico centro amministrativo divenuto autonomo nella tarda età imperiale tra i rami dell’antico Po” (N. Alfieri) e in cui si sono riconosciute le “radici cristiane di Ferrara” è dedicato il ciclo di tre incontri mensili (16 gennaio, 27 febbraio, 25 marzo) della decima edizione di Archeologia in Biblioteca.
Il primo appuntamento ha avuto la funzione di fornire un primo orientamento e richiamare l’attenzione sulla documentazione e le fonti note sull’argomento, fino al XVII secolo. Questo secondo incontro si propone di delineare la “storia archeologica” di Voghenza e del suo territorio quale è andata delineandosi tra Sette e Ottocento, a seguito dei numerosi rinvenimenti archeologici allora avvenuti nel Polesine di San Giorgio.
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