Lagosanto. Un uomo di 67 anni è finito a processo in tribunale a Ferrara con l’accusa di tentata indebita percezione di erogazioni pubbliche dopo che, approfittando del suo ruolo di rappresentante legale di una società edile, avrebbe agito con l’intento di ottenere 134.835 euro a titolo di contributo a fondo perduto previsti per i soggetti che vennero colpiti dall’emergenza epidemiologica del Covid-19.
I fatti in questione risalgono al 14 luglio 2020, quando l’odierno imputato avrebbe presentato un’istanza in cui venivano indicati 898.900 euro come importo complessivo delle fatture e dei corrispettivi riferiti a sette fatture relative al mese di aprile 2019.
Secondo l’accusa però quelle fatture sarebbero da ritenersi completamente false e sarebbero state caricate in blocco nel sistema “fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate il 13 luglio, quindi il giorno precedente la presentazione dell’istanza.
Ieri (22 febbraio) sono stati sentiti in tribunale alcuni testimoni a cui – a loro insaputa – sono stati presi i dati per le fatture fittizie, mentre lui risulta al momento irreperibile.
Si torna in aula il 18 aprile.
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