Politica
21 Febbraio 2024
Il presidente di Viale K: "La maggioranza in parlamento pensa che chi detiene il potere non solo abbia la responsabilità di governare ma di possedere la verità"

Don Bedin a Balboni: “Il potere è criticabile”

di Redazione | 2 min

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di Domenico Bedin*

Il Senator Balboni mi ha dato un compito che ho preso sul serio. Mi ha detto di studiare l’articolo 21 della Costituzione riguardante la libertà di espressione e di stampa e più in generale di pensiero.

Ho notato innanzitutto che i componenti della commissione che ha redatto l’articolo erano quasi tutti provenienti dalla Resistenza e che con forza desideravano opporsi alla censura che avevano conosciuto durante il regime fascista. Mi sono accorto di aver conosciuto alcuni di questi uomini straordinari come Dossetti, La Pira e Moro e altri che sono stati i riferimenti della mia crescita umana e sociale.

Attraverso questi riferimenti, oltre la sensibilità democratica di mio padre e del rettore Mons. Zerbini in seminario, penso di aver maturato un senso critico circa il potere che si impone senza confrontarsi con la ricerca del vero, del bello e del giusto.

L’eredità più preziosa che questi maestri ci hanno lasciato penso sia la fiducia che la verità si impone sia alle coscienze personali che desiderano il bene sia alle società che vogliono crescere nella giustizia e nella solidarietà.

Certo è un cammino lungo, laborioso, spesso con dei tornanti e dei precipizi, che richiede tenacia e pazienza ma che alla fine porta molto frutto. Mi sembra che sia la storia democratica del nostro Paese fino a quando con la violenza ideologica o l’arroganza del potere economico non sono avvenute battute d’arresto o addirittura vere e proprie crisi.

Attualmente la maggioranza del parlamento ed il governo hanno un’altra ispirazione, non fanno riferimento a quei modelli che ho evidenziato.

Questi gruppi e i loro Leaders pensano che chi detiene il potere, non solo abbia la responsabilità di governare, che è cosa sacrosanta, ma di possedere la verità.

Più volte ha sentito dal Senatore dire che se il parlamento, che ha la maggioranza legittima ha deciso, che cosa avete da criticare… è giusto e basta! Tutti zitti!

Sta qui la differenza: Il potere è criticabile anche se alla fine comunque decide oppure siccome ha il diritto di decidere non può essere criticato. Ma non basta, chi detiene il potere sia a livello locale che nazionale spesso usa in maniera spregiudicata la comunicazione, prezzolata, piegandola al proprio fine. La radice della censura e dello stato autoritario nasce qui. Altro che articolo 21 Senatore.

*presidente associazione Viale K

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