Apprendiamo dalla stampa locale che il taser sarà presto in dotazione anche alla Polizia Locale della nostra città. Il taser è un’arma propria, produce una scarica elettrica ad alta tensione rilasciata in brevissimi impulsi ravvicinati che provocano un’aritmia cardiaca e una paralisi temporanea, cioè immobilizzano il soggetto colpito.
Se il soggetto è cardiopatico o tossicodipendente potrebbe rivelarsi letale. Nell’ottobre 2022 alla stazione di Ferrara un ragazzo colpito con un taser da un agente della Polizia di Stato è caduto per terra e si è ferito alla testa, fortunatamente in modo non grave.
Il taser, definito come “arma non letale”, è uno strumento molto pericoloso. Le morti legate al taser nei Paesi dove è stato usato da anni, secondo Amnesty, sono centinaia, secondo l’agenzia di stampa Reuters dal 2000 al 2017 più di 1000 decessi negli Usa sono stati causati direttamente o indirettamente dall’uso del taser.
Per i cittadini di origine straniera, vittime dell’ingiusta pratica della profilazione razziale e fermati molto frequentemente dalle forze dell’ordine per controllo documenti, l’introduzione del taser non porta sicurezza ma paura: la paura che qualcosa di molto grave possa accadere a loro e ai loro figli.
Quando nel 2022 abbiamo espresso la nostra preoccupazione per l’uso del taser, l’unica risposta è stata quella dell’Axon Italia, la ditta produttrice e fornitrice dell’arma in dotazione alla nostra Polizia locale, incaricata anche dell’addestramento del personale.
Troviamo preoccupante che una multinazionale direttamente coinvolta a livello commerciale intervenga, al posto delle istituzioni, nel dibattito sulla sicurezza della nostra città.
E’ ora di aprire una discussione informata ed imparziale, una discussione non deviata dalle pulsioni punitive di un ministro o di un sindacato di parte. Vogliamo conoscere le implicazioni più ampie di questa tecnologia, potenzialmente così pericolosa. Ricordiamo che l’Onu lo ha definito strumento di tortura.
Cittadini del Mondo
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