Oggi (domenica 18 febbraio) ho visto una piazza con tante giovani donne e giovani uomini, decisi a pretendere risposte dalla Giunta Fabbri, dopo che in questi mesi si è fatta di nebbia, chiudendo di fatto ogni dialogo. Una Giunta che ha sottratto uno spazio associativo non solo a questi giovani, ma a migliaia di cittadine e cittadini che in questo luogo riconoscono uno spazio culturale prezioso per la città, casa per le attività di numerosi collettivi e gruppi, dove è anche ubicata una biblioteca popolare intitolata a Stefano Tassinari, con alcuni scritti tutelati dal Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Ferrara. Il protagonismo giovanile, quando praticato con l’autogestione, il
pensiero critico, la produzione di cultura dal basso, una socializzazione che desidera essere il più possibile libera dalle logiche di mercato, fa paura. I giovani, li si preferisce sempre un po’ precari, sempre un po’ dipendenti, sempre un po’ imbavagliati. Nel “Quasi Programma” che stiamo portando avanti con un processo partecipativo e che mi impegno ad attuare come sindaca, sono garantiti gli spazi all’associazionismo e al volontariato e il supporto ai giovani, dal lavoro, alla cultura, all’arte.
Anna Zonari, candidata sindaco “La Comune di Ferrara”