Politica
20 Febbraio 2024
Dall'Acqua e Zerbini rispondono alla militante di Fratelli d'Italia: "Perché lei e la maggioranza si fanno portavoce, solo a mezzo stampa, del profondo disagio che tanti giovani provano e quando si tratta di fare politica reale un'iniziativa proposta dalla minoranza viene respinta"

Disturbi alimentari. Pd contro Mondini (FdI): “Da destra sempre solita demagogia”

di Redazione | 3 min

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Arriva la risposta del Pd alla polemica nata dalle parole di Camilla Mondini, militante di Fratelli d’Italia, dopo il ritiro dell’ordine del giorno sulla richiesta di intervento presso il Governo per il ripristino del fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, e l’emanazione dei decreti per inserire tali patologie nei Livelli Essenziali di Assistenza.

“L’ordine del giorno è stato ritirato, prima della discussione perché gli emendamenti proposti dalla maggioranza, sovvertivano completamente il significato ed il valore delle richieste firmate dalla minoranza. Un atteggiamento a cui siamo purtroppo abituati, perché la maggioranza, forte dei propri numeri e della propria prepotenza istituzionale (questo sì, è corretto dirlo), omette qualsiasi dialogo costruttivo con gli altri gruppi” spiegano Maria Dall’Acqua e Giada Zerbini, rispettivamente consigliera comunale e referente politiche giovanili della Segreteria Unione Comunale del Pd.

Proseguono: “Tale atteggiamento, totalmente sprezzante delle più basilari regole democratiche, avrebbe portato all’approvazione di un documento completamente differente e che non avrebbe tenuto conto delle richieste, posto che gli emendamenti si spingevano, persino, alla completa modifica delle richieste conclusive. Ci chiediamo quindi: Mondini ha preso visione dell’ordine del giorno? Ed ancora, e soprattutto, degli emendamenti proposti dalla maggioranza che lei stessa sostiene? Rispondere dicendo, come a specchio riflesso, che non si deve strumentalizzare una determinata tematica, facendo un intervento che non aggiunge nulla alla discussione se non creare ulteriore polemica, finisce solo per strumentalizzare ulteriormente l’accaduto, a beneficio di chi?”.

“Moderare il linguaggio – aggiungono – sarebbe inoltre opportuno. L’accusa di “analfabetismo istituzionale”, ci viene da chi si serve di demagogia per coprire le reali ragioni per cui la maggioranza consiliare non ha votato a favore dell’odg proposto dal Partito Democratico. Ci spieghi Mondini: perché lei e la maggioranza si fanno portavoce, solo a mezzo stampa, del profondo disagio che tanti giovani provano e quando si tratta di fare politica reale, anche questa volta, un’iniziativa proposta dalla minoranza viene respinta. Dovrebbe essere una battaglia di tutti, invece non lo è”.

Dall’Acqua e Zerbini sottolineano: “La vera aberrazione è opporsi, sempre, ad ogni forma di collaborazione quando si potrebbe lavorare assieme superando l’ideologia politica e la fila di banchi in cui si è seduti in Consiglio Comunale per raggiungere un obiettivo comune più importante su materie così delicate  per la nostra comunità. Non vi era nessuna provocazione nel documento che abbiamo presentato solo far diventare questi problemi, come è giusto sia, una priorità politica. Se è stata presente allo scorso Consiglio Comunale, Mondini avrà potuto constatare, con rammarico crediamo, come nessun consigliere di maggioranza abbia speso una singola parola sul ritiro dell’ordine del giorno. Esattamente come nessuno ha pensato di aprire un dialogo con i gruppi di minoranza prima della trattazione in Consiglio, per arrivare ad un testo condiviso”.

“I dati che Mondini presenta, poi, non migliorano la posizione assunta dal Governo Meloni: ricordiamo che quest’ultimo ha ‘messo una pezza’ stanziando 10 milioni di fondi solo dopo esser stato incalzato da associazioni, Regioni, pubblica opinione e manifestazioni di piazza. Altro piccolo dettaglio? I fondi erano 25 milioni. Dai 25 milioni di prima, ai 10 di oggi, passano una miriade di bisogni che non potranno trovare ascolto, sostegno e supporto. Si evidenzia, infine, che questi 10 milioni non sono fondi strutturali, ma l’ennesima misura emergenziale, da parte del governo non vi è, evidentemente , nessuna intenzione di trattare le politiche giovanili in maniera seria. Questa è la vera questione politica: la destra ignora senza nessuna remora il futuro dei giovani! Ancora una volta a pagarne le conseguenze saranno i giovani e il loro futuro” concludono.

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