Economia e Lavoro
17 Febbraio 2024
I ragazzi di terza e quarta D hanno potuto visitare la più grande azienda agricola italiana per Sau e assistere a una lezione di economia agricola

Il Bachelet in visita alle Bonifiche Ferraresi

di Redazione | 3 min

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“Dal seme alla tavola” questo è lo slogan della più grande azienda agricola italiana per Sau (Superficie Agricola Utilizzata). Con 2 miliardi di fatturato e il presidio dell’intera filiera agroalimentare, 7750 ettari di terreno coltivato, Bonifiche ferraresi Spa nasce nel lontano 1871 in Inghilterra, con l’obiettivo di bonificare alcuni terreni nella provincia di Ferrara per restituirli all’agricoltura.

Alcuni di questi, a Jolanda di Savoia, sono oggi coltivati con l’agricoltura di precisione e ospitano la sede legale della società, alcuni laboratori di trasformazione di cereali, semi oleosi e legumi, una stalla all’avanguardia e un campus universitario. Gli studenti della classe 3D e 4D dell’Ite Bachelet di Ferrara hanno visitato l’azienda con i loro professori giovedì 15 febbraio.

Nel viaggio in pullman la nebbia era talmente fitta da non riuscire a intravedere non solo la campagna intorno a Tresigallo e le terre immense che si aprono all’ingresso di Jolanda di Savoia, ma anche gli uccelli che qua è là nelle valli abitano le valli bonificate.

Ad accogliere la comitiva presso la sede di via Luppi, Silvia Trombini, di Ibf Servizi S.p.A. Dopo la colazione presso il bar aziendale, gli studenti hanno partecipato a una vera e propria lezione di economia del dottor Pierluigi Romiti nell’elegante Auditorium aziendale, dalla forma di collina, dotato di due maxischermi.

La storia di Bonifiche ferraresi ha offerto agli studenti l’opportunità di studiare sul campo, un caso aziendale, attraverso le sue trasformazioni. Dal 1942 al 2014 la Banca d’Italia è socio maggioritario. Dal 1947 la società è quotata in Borsa e nel 2014 passa in mano privata, quando viene costituita BF Spa che detiene la maggioranza del capitale di Bonifiche Ferraresi Spa. Da quel momento si dedica all’attività agricola introducendo al modello tradizionale un modello basato su una forte innovazione tecnologica, l’agricoltura di precisione, effettuando investimenti cospicui.

La “precision farming” di origini statunitensi, si basa sulla raccolta di dati dai satelliti attraverso sensori speciali che rilevano lo stato del terreno, per comprendere come esso reagisce alla sollecitazione del calore, dell’acqua e dei prodotti chimici. Sono così possibili Interventi mirati che consentono di ridurre i costi, aumentare l’efficienza e rendere l’azienda più sostenibile, condizione richiesta dalla Gdo e gradita ai consumatori sensibili al rispetto dell’ambiente.

Agricoltura di precisione e recupero delle varietà antiche come il grano Senatore Cappelli rappresentano il connubio tra tecnologia e tradizione, sperimentato nelle terre di Bonifiche Ferraresi, che l’azienda ha l’obiettivo di disseminare. Da un lato attraverso la formazione di giovani agronomi ed economisti esperti nel settore agroalimentare italiano, nel Campus Universitario, nato di recente, e dall’altro esportando il know – how attraverso partnership con stati e aziende italiane presenti all’estero.

“Best Field, Best Food, Best Future”,  curarsi della terra è curarsi del futuro. Jolanda di Savoia, territorio dimenticato,  abbandonato dai giovani perché non offre prospettive di lavoro, come tutte le “aree interne” a vocazione agricola, è oggi un comune ferrarese in rinascita, in cui la nebbia sembra proteggere e preservare un futuro di grande opportunità, grazie alla visione lungimirante di chi ha creduto in obiettivi di ampio respiro.

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