Sarà una campagna plurale, inclusiva, collettiva.
Di popolo e di persone.
Non ci saranno attacchi personali al nostro avversario, né parole piegate alla propaganda, ma solo una visione chiara della città, del suo stato attuale e di quello che desideriamo per il suo futuro.
Sarà una campagna con al centro i problemi delle persone, ben lontana dalle strumentalizzazioni e polarizzazioni della vecchia politica.
Noi vogliamo una Ferrara aperta, attrattiva, solidale, pronta a fornire tutti quei servizi necessari a chi più ne ha diritto e bisogno, per le proprie condizioni socio-psico-fisiche.
La destra ha governato giocando tutto in difesa, come se i recinti e le inferriate risolvessero il problema dello spaccio di droghe e della criminalità, che ora si sono rapidamente diffusi in tutta Ferrara. Noi vogliamo andare all’attacco investendo sulla nostra città per tornare a farla brillare, per invertire la rotta del crollo verticale della qualità della vita.
Come ha detto l’Avvocato Anselmo, Ferrara ha bisogno di ossigeno e di aria pulita.
Dovrà partire subito una campagna di ascolto per costruire il miglior progetto politico per Ferrara.
Da soli, però, non siamo sufficienti: abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
E il nostro candidato di tutti si occuperà, perché occuparsi dei diritti dei più fragili (come ha egregiamente fatto finora) significa proprio lavorare per tutti i cittadini e le cittadine che, in quanto esseri umani, sono, siamo, fragili per definizione.
Più che civico, questo è un impegno e un appello civile, a cui sono certo risponderanno tantissime e tantissimi ferraresi, ben oltre il perimetro dei partiti e delle liste che li sostengono.
E, come cantava qualche anno fa Francesco De Gregori, “perciò partiamo, partiamo, partiamo che il tempo è tutto da bere”.
Pietro Comodo