Per la settimana di San Valentino Calzedonia lancia la nuova collezione di calzini, colorati e caratterizzati da scritte particolari da cui rimango colpita e che inducono in me alcune riflessioni.
Su un calzino c’è scritto “togliere prima del sesso” e quando la leggo penso al bisogno imperante che c’è oggi di dare istruzioni per ogni aspetto della vita, anche per ambiti così intimi. Il troppo di istruzione genera la distruzione della curiosità, della volontà di scoprire, di sapere e se tutto ciò è applicato alla sessualità può significare l’eclissi dell’erotismo e la distruzione del desiderio stesso.
Uno dei dati drammatici è ad esempio che molti adolescenti prendono il Viagra perché in ansia per prestazioni costantemente messe a confronto con una pornografia eccessivamente accessibile e sempre fruibile.
Un altro calzino che mi ha colpito ha impresso una frase che fa ancor più riflettere: “lurida puttana” (bad bitch), che certo potrebbe essere tradotta come “cattiva ragazzaccia”, ma ciò non cambia l’allusione spiccatamente sessuale.
Mi interrogo sul target che acquisterà un simile calzino (da indossare o ancor peggio da regalare), dove , a mio avviso , non c è nulla di ironico, ma solamente cattivo gusto.
Questa nuova collezione di calzini, oltretutto proposta per San Valentino (festa simbolica che dovrebbe celebrare l’amore) è segno di questo tempo che scambia l’abbattimento dei limiti come il sinonimo di libertà di espressione. Risultato: cattivo gusto, volgarità e svelamento di ciò che sarebbe importante rimanesse velato, come le calze che l’azienda in questione dovrebbe produrre.
Siamo immersi e viviamo in una società delle contraddizioni ( non perché in altri tempi storici non ci siano state, ma oggi più che mai sempre più evidenti): da un lato tanti proclami e discorsi, spesso vuoti, sui femminicidi, con la conseguente intenzione di insegnare a scuola i sentimenti (proprio ciò che non può essere insegnato come mostra la psicoanalisi. Poi chiedo:chi mai dovrebbe farlo?) e dall’altra questi calzini, ad esempio, che bene che vada mettono la donna sempre nella medesima posizione di oggetto o comunque di chi è passibile di allusione a qualcosa di sessuale.
Si evidenzia spesso l’importanza di creare una cultura nuova, lavorando fin dalla tenera età sull’importanza dell’uso di certe parole e poi si agisce con superficialità quando si diffondono sul mercato simili frasi su un indumento molto utilizzato. E’ evidente che così si contribuisce a far circolare una cultura opposta a quella auspicata.
La psicoanalisi nel corso della storia è passata dal contribuire ad abbattere i muri che impedivano ai soggetti di prendere coscienza della propria libertà, tenendoli in una posizione di sottomissione e umiliazione, all’arduo compito di cercare di rimettere in funzione in alcuni limiti.
Chiara Baratelli, psicoanalista
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