Era l’annuncio che in molti attendevano da tempo, per la precisione da cinque anni. Ed è arrivato dal vescovo Gian Carlo Perego: la Cattedrale di Ferrara verrà solennemente riaperta alle ore 17.30 del 23 marzo con la Processione delle Palme e la S. Messa nella Domenica della Passione del Signore.
Sono infatti cinque anni di lavori di restauro all’interno del duomo di Ferrara, lavori iniziati a seguito delle verifiche sui danni post sisma che nel maggio 2012 ha colpito anche Ferrara. Dopo un’attenta valutazione della situazione si erano riscontrate criticità nei pilastri principali della struttura, per cui non era possibile tenere aperta la Cattedrale vista la sensibile riduzione della loro capacità portante. Gli interventi che dal 2018 a oggi si sono svolti all’interno dell’edificio hanno permesso di rinvenire elementi strutturali e architettonici di grande valore.
L’intervento ha fatto emergere dai pilastri delle colonne antiche di epoca medievale, che erano state inglobate durante i lavori di adeguamento allo stile barocco nel 1700, realizzati a Cattedrale aperta. Su queste colonne sono stati ritrovati dei capitelli, perfettamente conservati e ben decorati, che raffigurano figure antropomorfe, animali e altri elementi, diventando oggetti di studio. Quattro di questi capitelli saranno completamente visibili mentre per gli altri verrà realizzato uno sportello ispezionabile sui pilastri, per studi futuri.
La riapertura ha subìto qualche piccolo ritardo rispetto alla data annunciata da don Stefano Zanella, che fin dall’inizio si è occupato degli interventi in cattedrale. Doveva essere infatti a Natale, data simbolica per riunire la cittadinanza, ma altrettanto simbolica è la scelta del 23 marzo.
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