di Riccardo Giori
Ha sorpreso anche gli organizzatori l’incredibile risposta di pubblico per il Reading Michela Murgia, organizzato da Libraccio in collaborazione con Purple Square Ferrara e Associazione Famiglie Arcobaleno, per la presentazione del libro postumo “Dare la vita”, scritto negli ultimi mesi di vita della scrittrice scomparsa lo scorso agosto all’età di 51 anni.
Circa un centinaio di persone hanno affollato la storica sala dell’Oratorio San Crispino della Libreria Libraccio di Ferrara, tra le quali almeno una decina si sono susseguite al microfono per leggere diversi passi tratti dalle diverse opere dell’intellettuale sarda. Maternità e gravidanza, famiglia e sangue, questi tra gli argomenti affrontati nel pamphlet appena uscito per Rizzoli e che hanno accomunato le varie letture nel corso del reading, tratte ad esempio da Il mondo deve sapere (2006), Chirù (2015), oppure Abracadabra (2009), ma anche dalle numerose ospitate radiofoniche su Radio Capital dove Murgia è stata sia conduttrice che ospite, come a Ora Daria con Daria Bignardi dalla quale è stata spesso intervistata.
Il tema della famiglia è sempre centrale nelle sue riflessioni, ma anche la libertà e soprattutto il diritto alla volontà, che secondo Michela Murgia doveva trovare la sua massima espressione nella queer family, un nucleo di persone che si scelgono al di là dei legami di sangue. “Una famiglia ibrida, fondata sullo ‘ius voluntatis’, sul diritto della volontà” spiegava la scrittrice, un altro concetto di maternità secondo il quale i legami dell’anima possano sommarsi a quelli di sangue. Murgia si è interrogata per anni su cosa significhi “essere donne”, e se il concetto di normalità e naturalità al quale siamo abituati quando si parla di maternità non possa essere messo in discussione, poiché affrontarla oggi è una questione politica. “Rivendicare la generazione di volontà non è solo una possibilità per le famiglie che non ne hanno altra, ma è una battaglia per la libertà di chiunque” perché, scrive Murgia “chi vuole controllare i corpi di qualcuno alla fine vorrà controllare tutto”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com