Attualità
10 Febbraio 2024
Incontro a Roma tra Comune ed Enac per gli interventi. L'area inserita nel piano di valorizzazione degli scali minori. L'intento è rafforzare i presidi territoriali di Protezione Civile e migliorare collegamenti e flussi turistici

Investimento di 8 milioni per riqualificare l’aeroporto di Ferrara

di Redazione | 3 min

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L’aeroporto di Ferrara sarà tra gli scali minori su cui Enac, che ne è ente concessionario, vorrà maggiormente investire, in ottica strategica e di valorizzazione. È quanto emerso l’8 febbraio durante l’incontro nella sede dell’Ente nazionale per l’aviazione civile a Roma. Ad accogliere l’assessore con delega al Recovery Fund Andrea Maggi e il direttore generale Sandro Mazzatorta è stato il direttore centrale della Programmazione economica e sviluppo infrastrutture Enac, Claudio Eminente.

Al centro dello scambio istituzionale, che si è svolto come tappa successiva del precedente tavolo tecnico, è stato non solo l’avanzamento del progetto di riqualificazione dello scalo ferrarese, ma anche l’opera di valorizzazione del suo futuro utilizzo.

“Continua il percorso di condivisione e l’interlocuzione tra l’amministrazione comunale ed Enac, per lavorare in sinergia sugli interventi inerenti all’aeroporto San Luca di Ferrara, che sarà finanziato con fondi Pnrr e con finanziamenti Enac. Proprio quest’ultima realtà sta sviluppando un piano di valorizzazione degli aeroporti minori e ha inserito Ferrara tra le sedi da valorizzare. Verrà fatto un successivo tavolo per valutare insieme le scelte e le iniziative volte a rendere più attrattivo il nostro scalo”. Così l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Maggi. Durante l’incontro, si è inoltre deciso di procedere per un appalto unico integrato di entrambi i progetti.

“La valorizzazione dell’aeroporto – prosegue Maggi – ci consentirà di sviluppare una visione di sistema di medio-lungo periodo per favorire i flussi turistici, rafforzare i presidi territoriali di protezione civile e migliorare la rete dei collegamenti e della mobilità”.

L’investimento totale sull’aeroporto di San Luca è di 8 milioni e 200 mila euro (fondi Pnrr, Enac e Comune). Il progetto finanziato con fondi Enac (3.390.000 euro) e parte comunale, promosso dall’Amministrazione con l’Aeroclub di Ferrara (Volo a motore e paracadutisti) e l’Aeroclub Volovelistico Ferrarese (volo a vela), prevede l’adeguamento delle due piste per il volo a vela e a motore, la realizzazione di una nuova recinzione, il raccordo tra piste e piazzali e  l’installazione di impianti per l’autoproduzione di energie da fonti rinnovabili.

I restanti 3.166.105 mila euro sono fondi Pnrr. Il progetto prevede la rigenerazione e l’efficientamento energetico delle strutture esistenti. Per la parte relativa al volo a motore e ai paracadutisti gli edifici interessati sono l’ex officina, l’aviorimessa esistente, la nuova officina e la sede dei paracadutisti, mentre per la parte relativa all’Aeroclub Volovelistico Ferrarese gli interventi riguarderanno l’ascensore della sede di Acv, l’hangar traini, l’hangar privati, e l’hangar Romney, l’area camping e l’urbanizzazione.

L’obiettivo è la completa riqualificazione dell’area aeroportuale di San Luca e delle strutture connesse, finalizzata al potenziamento delle attività sportive e agonistiche, al miglioramento delle misure di sicurezza per il volo e ad una maggiore inclusione sociale. L’inizio dei lavori è prevista per agosto 2024, la conclusione per dicembre 2025.

Alcuni cenni storici. L’aeroporto di Ferrara è situato a sud della città, ed è dotato di due piste parallele (una in erba e una in asfalto), orientate est-ovest. Esiste da oltre cent’anni e la sua storia prende avvio dall’epoca dei dirigibili militari nei primi anni del ‘900. Successivamente diventa sede per l’aviazione turistica e sportiva. Il suo avvio come aeroporto, presumibilmente, è del 1911 (anno di nascita dell’Aero Club d’Italia), con la realizzazione di due hangar per dirigibili che nel 1930 vengono demoliti. I materiali di risulta vengono distribuiti allora sul terreno. Nel 1944 l’aeroporto viene bombardato, con immancabili conseguenze sulla tenuta della pista. Risalgono al 1985 gli ultimi interventi effettuati sull’area: in occasione del Festival dell’Unità viene rifatta la pista.

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