Passa all’unanimità in Consiglio comunale la delibera che istituisce la nuova figura del “Garante dei diritti degli anziani” con approvazione del relativo regolamento (emendato da Forza Italia), illustrata dall’assessore Cristina Coletti, con una sola critica da parte dell’opposizione ad opera della consigliera Pd Maria Dall’Acqua.
Nell’accogliere favorevolmente l’istituzione della nuova figura, “importante perché pone l’obbiettivo di far convergere le esigenze sociali di questa categoria di cittadini”, Dall’Acqua ha voluto mettere il dito nella piaga sulle politiche sociali messe in atto dall’Amministrazione in questi cinque anni. “Questa figura – ha infatti detto in sede di dichiarazione di voto – ha senso se l’Amministrazione mette poi in campo delle concrete azioni a tutela degli anziani che peraltro, come sappiamo, costituiscono una percentuale altissima della nostra cittadinanza. Aumentano peraltro i numeri di anziani non autosufficienti, fragili e privi di una rete famigliare di sostegno e, quindi, sostanzialmente soli. Sono proprio loro ad avere bisogno di un’Amministrazione che li tuteli e li sostenga. Ecco, non è certo questo tipo di politica che possiamo riscontrare negli ultimi ormai cinque anni dell’attuale Amministrazione che, nonostante le promesse elettorali in tema di sostegno alle politiche sociali, rivela un disimpegno senza precedenti”. A sostegno della sua tesi la consigliera dem ha portato l’esempio dell’Asp Centro Servizi alla Persona, al quale il Comune “ha deciso di stanziare, per tre anni, 7,5 milioni”, cioè “gli stessi fondi erogati dalla precedente Amministrazione a scadenza di mandato. Purtroppo però, nel frattempo, ed è sotto gli occhi di tutti, il mondo in cui viviamo è mutato: il costo della vita, l’impennata dell’inflazione, l’emergenza sanitaria che ha stravolto il Paese e la conseguente crisi economica. Tale ritardo è già evidente e causerà l’aggravarsi le situazioni di fragilità, senza possibilità di recupero. La povertà a Ferrara ha raggiunto picchi impensabili fino a poco tempo fa e la politica avrebbe il dovere di farsi carico di tali situazioni di difficoltà e fragilità. Quindi ecco, bene all’istituzione del garante ma male, molto male, rispetto alle concrete politiche attuate per la tutela delle fragilità”.
A replicare prontamente a Dall’Acqua dai banchi della maggioranza è intervenuto Benito Zocca (Prima Ferrara con Alan Fabbri), in difesa dell’attuale Amministrazione e delle politiche sociali attuate. “La figura del Garante delle persone anziane – ha commentato Zocca – va a implementare azioni che l’Amministrazione sta compiendo sul territorio. Questa è una piccola parte di tanti tasselli che vanno ad aumentare i servizi a fronte delle numerose necessità da affrontare. Le politiche sociali di questa Amministrazione vanno nella direzione giusta”. Quanto agli stanziamenti ad Asp, “è vero che non cambiano rispetto al passato, ma cambia il modo in cui si spendono questi soldi. Una volta tolte spese inutili, abbiamo visto che i denari sono sufficienti. Non siamo qui ad aumentare i fondi solo per poter dire che facciamo di più”.
Se la delibera ha ottenuto l’unanimità dei voti, non altrettanto si può dire della sua immediata esecutività, passata invece con 17 voti, 8 astenuti e un voto contrario, quello di Roberta Fusari, che ha posto un interrogativo: “L’immediata esecutività va chiesta solo se c’è un’effettiva urgenza, ma com’è possibile che vi sia per questa delibera? Perché questa abitudine a chiedere sempre l’immediata esecutività per ogni atto che passa in Consiglio”.
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