Zls, insediato il Comitato di indirizzo
Si è tenuta oggi nell’aula Magna della Regione Emilia Romagna la seduta di insediamento del Comitato di indirizzo della Zona Logistica Semplificata dell'Emilia Romagna
Si è tenuta oggi nell’aula Magna della Regione Emilia Romagna la seduta di insediamento del Comitato di indirizzo della Zona Logistica Semplificata dell'Emilia Romagna
"La usa per mettere in dubbio fatti che sono sotto l’evidenza di tutti, quali il semplice trasferimento di una detenuta transgender in un istituto penitenziario maschile. Questo basta e avanza. La presunzione di innocenza serve per non intervenire e lasciare che le cose vadano come devono andare"
Il botta e risposta tra i senatori della Repubblica sulla vicenda che ha acceso i riflettori sulla casa circondariale di Ferrara, fa parte del gioco delle parti. Non vorrei, però, che questo improvviso interesse si esaurisse in fretta, una volta spente le luci della ribalta
"Le tariffe per l’uso delle palestre è necessario che vengano aggiornate". Si legge questo nella delibera di giunta che dà il via libera all'assegnazione delle 38 palestre comunali per cinquanta società
In caso di Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) le procedure comunali sono state adeguate alle garanzie costituzionali rafforzate dalla recente sentenza n. 76/2025 della Corte costituzionale? È ciò che chiedono i consiglieri comunali Leonardo Fiorentini, Fabio Anselmo e Arianna Poli (Civica Anselmo)
Fin dall’inizio di questa funesta legislatura abbiamo denunciato, a più riprese, l’impoverimento di politiche culturali completamente “appaltate” a Vittorio Sgarbi e chiesto, in tempi non sospetti, le dimissioni da presidente di Ferrara Arte dell’ormai ex Sottosegretario.
A Ferrara, infatti, tutto ciò che ha a che fare con la cultura, nomine comprese, è stato deciso da Vittorio Sgarbi e ratificato da sindaco e giunta. Il sindaco non ha ritenuto di togliere a Sgarbi la presidenza di Ferrara Arte di fronte all’evidente fallimento di scelte che hanno privato la città di grandi professionalità e delle mostre di prestigio internazionale che avevano caratterizzato gli anni precedenti; non l’ha fatto di fronte al reiterarsi di episodi quanto meno opachi legati alla città (l’acquisto da parte della Fondazione Cavallini-Sgarbi dei disegni del pittore del Settecento Giuseppe Antonio Ghedini, ad esempio), al perdurare di un linguaggio e di comportamenti volgari praticamente in ogni situazione, allo scandalo di incarichi retribuiti, incompatibili con le sue funzioni; non lo fa oggi, che l’ex sottosegretario è indagato per furto di opere d’arte e augura la morte ai giornalisti che gli pongono domande. La magistratura farà il proprio lavoro.
Che Vittorio Sgarbi non possa dare alcun lustro a Ferrara è, però, evidente.
Noi non abbiamo nulla da chiedere al sindaco Fabbri: ha già dimostrato assenza di autonomia e di non essere in grado di orientare le politiche culturali di Ferrara.
Chiediamo, invece, alla candidata sindaca, Anna Zonari e al (molto probabile) candidato sindaco Fabio Anselmo, l’impegno a restituire FerrarArte a ciò che è stata a lungo: una struttura d’eccellenza, presa a modello da tanti, che ha creato grande e costante indotto alla città, grazie a mostre uniche di altissimo livello, che solo qui era possibile visitare.
La soluzione non è chiudere una struttura e trasferirne i compiti al Comune, perché non potrebbe organizzare mostre internazionali se non a costo di esternalizzazioni certo non auspicabili.
È necessario, invece, che lo statuto di Ferrara Arte venga modificato affinché la Fondazione sia posta di nuovo in un rapporto diretto con il Comune e con il Consiglio Comunale, e che venga riportata agli obblighi di trasparenza e di corretta gestione del budget, come avveniva fino a cinque anni fa e come la legge prevede.
Chiediamo al (molto probabile) candidato sindaco e alla candidata sindaca di impegnarsi a rendere pubblici i bilanci delle diverse Fondazioni, a partire da Ferrara Arte e di annullare definitivamente quella convenzione tra Comune/Provincia e Fondazione Cavallini-Sgarbi per l’occupazione del Castello Estense, sulla quale presentammo una diffida ufficiale alla Soprintendenza. Immaginiamo che la convenzione sia finita in un cassetto, ma la preferiremmo in un distruggidocumenti.
Associazione PiazzaVerdi Ferrara
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