Il comune di Ferrara e Confesercenti comparteciperanno e cofinanzieranno uno studio di settore sul commercio ferrarese che sarà realizzato da Unife. Uno studio che potrà servire per “migliorare l’attuale situazione” o, spiega l’assessore Alessandro Balboni, a “prevenire peggioramenti” e “stimolato da una delibera di giunta” oltre che “dall’impegno di Confesercenti”.
“L’obiettivo principale – spiega la rettrice Laura Ramaciotti, affiancata dal docente del dipartimenti di Economia e Managment Stefano Bonnini – è la realizzazione di uno studio statistico del mercato commerciale locale di Ferrara dal punto di vista di esercenti e consumatori”. L’università metterà così a disposizione “le proprie competenze scientifiche” per un’iniziativa “che rientra nella cosiddetta terza missione” con la quale l’istituto dà il suo “contributo attivo e fattivo sul territorio in cui insiste”.
Il presidente di Confesercenti Scolamacchia parla di “un giorno importante soprattutto per i commercianti della città” perché il commercio vive un “periodo di trasformazione” ed è “importante un’analisi che parta da dati oggettivi” attraverso i quali capire come “dare una direzione di sviluppo”. Scolamacchia fa anche notare l’importanza dello studio in “ottica di programmazione” per chi avrà l’onere di governare dopo l’8 e 9 giugno. Parla di “un’opportunità colta con grande entusiasmo” Alessandro Osti, direttore di Confesercenti, che “si aggiunge ad azioni che abbiamo già intrapreso”.
Si articolerà, come spiega il professor Bonnini, in tre iniziative: “Indagine statistica realizzata attraverso interviste ai consumatori, censimento dei punti vendita in un insieme di vie rilevanti per il sistema del commercio locale e un’indagine statistica realizzata attraverso interviste ad un campione casuale di esercenti”.
Nel primo caso si cercherà di raccogliere indicazioni sulle caratteristiche individuali e sui comportamenti di consumo mentre “per quanto riguarda il censimento dei punti vendita, l’obiettivo è quello di realizzare una mappatura per avere una fotografia per tipologie merceologica, dimensione”. Invece “l’indagine rivolta agli esercenti, verranno poste domande simili a quelle dell’indagine rivolta ai consumatori con approfondimenti sui punti di forza e debolezza della zona e sulle criticità in genere, sull’evoluzione del commercio locale rispetto all’anno prima e sulle previsioni per l’anno successivo”.
Il lavoro dovrebbe durare tra i due e i tre mesi ed è stato finanziato con 4000 € a testa da comune e Confesercenti.
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