Vivono in auto con la figlia di due anni. Li soccorrono i Carabinieri
Vivevano da non si sa quanto tempo in pochi metri quadri. Padre, madre incinta, figlia di due anni, con cane e gatto, dormivano tutti nell'auto. Ferma in un parcheggio pubblico
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“Una sfida quotidiana”. In un mondo del lavoro dove le donne sono spessissimo meno pagate degli uomini e a volte anche costrette a licenziarsi per badare ai figli, Gloria racconta la sua storia di postina e madre di tre gemelli
In risposta alle critiche sollevate dalla Fp Cgil di Ferrara in merito alla gestione del piano ferie estive, alla contrattazione aziendale e alle politiche del personale, le Aziende Sanitarie ferraresi hanno diffuso una nota per fare chiarezza e ribadire la loro apertura al confronto
Si chiude un pezzo di storia con l’addio al BiBlù, l’autobus simbolo del progetto BibliotecaBlù che per anni ha allietato le giornate dei bambini ricoverati nella pediatria, quando era situata nel blocco 15 dell'ex Sant'Anna
“Serve una nuova stagione dei diritti – ha esordito la senatrice – che devono tornare a essere di tutti, universali, altrimenti si trasformano in privilegi. In quest’ottica i referendum sono uno strumento essenziale per valorizzare il meccanismo centrale della partecipazione”
Negli ultimi giorni è stata forte la polemica sull’abbattimento degli alberi di fronte al Baluardo dell’Amore per cui il sindaco Alan Fabbri e l’assessore Alessandro Balboni addossano la colpa alla precedente amministrazione. Dall’altra parte l’ex assessora Roberta Fusari e l’attivista Valerio Aldighieri fanno notare che all’epoca (fine 2018) votò a favore del progetto oggi incriminato quasi l’intero consiglio comunale del quale faceva parte un assessore dell’attuale giunta (Fornasini).
Ci sarebbe poi un altro fattore problematico secondo Fusari: “Nel 2021 è stato approvato il progetto dell’intervento dall’amministrazione Fabbri, che necessariamente deve contenere indicazioni precise su eventuali alberi da tagliare”. Questo secondo il sindaco Fabbri non sarebbe invece possibile dato che “quando ci siamo insediati, l’accordo Poc (Art. 11 L. 241/00) tra Comune e Proponente era già stato sottoscritto e registrato. Il Proponente aveva già versato al Comune il contributo straordinario e bonificato il sito, frazionato e ceduto al Comune le aree per le dotazioni”.
Aldighieri, provando a dipanare la matassa, fa invece notare che quella del 208 era una “variante urbanistica funzionale all’insediamento commerciale e non del progetto vero e proprio, il sindaco fa confusione con lo schema/bozza del 2018 che non ha nulla a che fare con il progetto definitivo”.
“Tutti i dettagli (se e quanti alberi abbattuti, se e quanti piantati, dimensione del varco per fare posto alla ciclabile etc.) – continua Aldighieri tornando sulle parole della Fusari – sono visibili ben dopo il 2019 in occasione del progetto finale che viene appunto approvato nel 2021 dopo il parere favorevole della Conferenza dei servizi”.
Nel post con cui il sindaco commenta si trova una foto della scheda Poc che si può trovare anche nella delibera di giunta del 9 ottobre 2018 (approvata in consiglio comunale il 3 dicembre 2018). Nella delibera si legge che i soggetti attuatori si impegnano “a predisporre e presentare il progetto edilizio per la relativa approvazione entro mesi trenta dall’approvazione della variante al 2° POC di cui all’art. 1; Il ritardo, ammesso fino ad uiteriori mesi 6, comporta l’applicazione delle penali di cui al successivo art. 4”. Al punto precedente invece ci si impegnava ad “attivare la successiva fase di progettazione edilizia relativa alla concreta attuazione degli interventi progetti”. (Qua il documento scaricabile)
Un progetto che l’assessore Balboni ha definito un “obbrobrio” e che in tanti in città non esitano a definire tale. Un supermercato a pochi metri dalle mura cittadine che potrebbe anche far aumentare il traffico su via Volano come fa notare sempre l’assessore. Leggendo le carte però pare che l’attuale giunta è vero che non avrebbe potuto opporsi alla costruzione dello stesso per il rischio di incorrere in penali e perché vi era un accordo notarile che lo vincolava. Parrebbe però che almeno sul progetto edilizio sarebbe potuta intervenire chiedendo alcune modifiche attraverso le quali limitare il più possibile l’abbattimento di alberi.
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