Cronaca
31 Gennaio 2024
Erano accusati di omicidio colposo per il decesso di una paziente di 82 anni per una occlusione intestinale

Morta per una diagnosi non corretta, condannati tre medici

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Minorenne abusata al Grattacielo. A scuola manifestò intenti suicidi

Per cinque anni è stata in silenzio. Poi, prima con lo psicologo scolastico e poi con la madre, ha trovato il coraggio di parlare e raccontare quello che sarebbe stata costretta a subire da un amico di famiglia, che l'avrebbe palpeggiata mentre erano stati lasciati soli

Porto canale insabbiato: la consulente dei pescatori accusa l’Autorità portuale

Porto Garibaldi resta in attesa, con il suo porto canale sempre più insabbiato e una comunità di pescatori che da anni denuncia l’emergenza. Dopo l’ennesimo appello lanciato nei giorni scorsi, torna alla carica la consulente patrimoniale della marineria locale con una nuova comunicazione inviata via Pec alle autorità competenti, in cui si ribadisce con forza il ruolo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale (AdSP) nella gestione dei fondali.

Tre medici sono stati condannati in primo grado per omicidio colposo dal tribunale di Ferrara. Nicola Stucci, 65 anni, Nwoko Udo Onyegbule, 63 anni, e Vassiliki Tsakiridu, 70 anni (difesi dagli avvocati Claudia Pelà e Paolo Cristofori) erano a processo per la morte di una signora di 82 anni, avvenuta il 9 luglio del 2017.

La donna si era recata inizialmente all’ospedale di Cona a causa di vomito, nausea, dolori addominali e le era stato consigliato un ricovero di osservazione, ma tornò a casa. Salvo poi tornare il giorno successivo, per il peggioramento della situazione, e venne ricoverata alla casa di cura Quisisana, dove le venne diagnosticata una sub occlusione intestinale, con prescrizione di terapia farmacologia. La situazione non migliorò affatto, al punto che venne trasportata d’urgenza nuovamente a Cona, dove morì nel pronto soccorso circa mezz’ora dopo il suo arrivo.

Inizialmente erano stati indagati i medici del Sant’Anna, ma la loro posizione è stata stralciata e il focus si è spostato sui sanitari della casa di cura che la ebbero in carico. L’ipotesi accusatoria è che abbiano sottovalutato i sintomi ed effettuato una diagnosi non corretta.

In rito abbreviato era stato assolto il medico del pronto soccorso di Cona. Esito diverso invece per i tre colleghi della casa di cura.

Stucci (l’unico che lavora ancora nella casa di cura privata) e Tsakiridu sono stati condannati a 10 mesi, Onyegbule a 8 mesi.

I familiari della paziente si erano costituiti parte civile attraverso l’avvocato Federica Scagnolari.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com