Dosso. E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno. Apparentemente sereno. Della crisi della Tecopress di Dosso, che ha portato l’azienda a dichiarare di voler licenziare 72 dei 160 dipendenti, non ne sapeva nulla nessuno: né i lavoratori, né i sindacati e tantomeno l’Amministrazione comunale di Terre del Reno. I sindacati ne sono venuti a conoscenza nel corso dell’incontro di giovedì scorso con l’azienda, che ha poi portato alla decisione di sciopero con presidio davanti allo stabilimento, vista la riluttanza della dirigenza Tecopress di ricorrere agli ammortizzatori sociali, in particolare ai contratti di solidarietà.
Ed ecco allora che ieri, lunedì 29 gennaio, i dipendenti dello stabilimento hanno presidiato a turno i cancelli dell’azienda, come stabilito in assemblea con Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. Una cinquantina di dipendenti per ognuno dei tre turni si sono avvicendati per dare vita a una forma di protesta che si spera non debba proseguire a lungo. “La risposta è stata unanime (100% di adesioni) – riferisce il segretario provinciale Fiom, Stefano Bondi – e giorno per giorno decideremo se proseguire. Al momento si è stabilito che lo sciopero con presidio si terrà anche domani (oggi 30 gennaio, ndr) e probabilmente anche mercoledì 31 gennaio. Si spera nella convocazione del tavolo di crisi regionale, che è stato richiesto venerdì scorso perché vogliamo che anche la Regione sia parte in causa, tenendo presente che proprio la Regione ha sostenuto Tecopress dopo i danni subiti dal terremoto del 2012, e lo ha fatto con soldi pubblici, di tutti”. “Sappiamo – aggiunge Bondi – che quella della Tecopress è una crisi importante, con un notevole calo di fatturato, ma quella che ha in mente l’azienda non può essere la soluzione. Non si può pensare al licenziamento collettivo senza prima passare per i contratti di solidarietà”.
A portare personalmente la solidarietà dell’Amministrazione ai lavoratori in presidio è stato anche il sindaco di Terre del Reno, Roberto Lodi, che a sua volta si è già mosso per coinvolgere Provincia e Regione. “Sono già in contatto con il presidente della Provincia e dobbiamo solo incrociare le rispettive agende – riferisce Lodi – mentre sto aspettando una risposta dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, oggi impegnato in altri incontri istituzionali. Ai lavoratori ho anche riferito che valuteremo la convocazione di un Consiglio comunale straordinario, ma ho fatto presente che si tratterà sostanzialmente in un’iniziativa simbolica, dato che la vera partita si dovrà giocare sul tavolo regionale”. Una situazione, quella della Tacopress, di cui “nessuno aveva contezza fino a giovedì, perché nulla è stato fatto trapelare dai vertici aziendali”.