Comacchio
28 Gennaio 2024
Pensato e realizzato dall’associazione culturale “La città invisibile” con il contributo del comune di Comacchio e in collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Ferrara e l’Unità di Ricerca sul Paesaggio

“Comacchio città d’acqua”. Il nuovo progetto presentato a Palazzo Bellini

di Redazione | 4 min

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di Giulia Massarenti

Tre serie di incontri aperti a tutti i cittadini per la valorizzazione e riscoperta della città di Comacchio con la partecipazione dei maggiori esperti sul tema che analizzeranno il passato, il presente e l’ipotetico futuro di questo territorio in continua evoluzione. Si è tenuta presso il secondo piano di Palazzo Bellini il 27 gennaio a Comacchio la presentazione del nuovo progetto intitolato “Comacchio, città d’Acqua: le ragioni di un’identità mobile e sfuggente”. Quest’ultimo è stato pensato e realizzato dall’associazione culturale “La città invisibile” con il contributo del comune di Comacchio e in collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Ferrara e l’Unità di Ricerca sul Paesaggio. I relatori che hanno presieduto a questo incontro sono stati l’urbanista e professoressa Francesca Leder, ricercatrice presso il dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, e l’assessore alla cultura del comune di Comacchio Emanuele Mari. 

L’associazione organizzatrice, nata nel novembre del 2017, prende il nome dal noto testo omonimo scritto da Italo Calvino, per evidenziare la complessità di percepire realmente cosa si intenda con il concetto di città. La nuova iniziativa da loro promossa, come spiega in apertura la presidente dell’associazione Fiorella Arveda, prevede “un’attenta analisi del passato della città di Comacchio con una prospettiva volta verso il futuro” per definire ad oggi come si sia evoluta e modificata la città di Comacchio, soprattutto in relazione alla valle e con uno sguardo rivolto alla comunità che vi risiede. 

La città di Comacchio subì vari interventi di bonifica che la portarono a essere da città portuale a città terrestre, con un progressivo allontanamento dalla valle e quindi dall’acqua. L’assessore Emanuele Mari ha sottolineato come “la città si sia avvicinata sempre più all’entroterra di Ostellato tramite la progettazione di una strada di collegamento tra 1815 e 1820” che ebbe come obbiettivo quello di “far venir meno lo stato di isolamento in cui Comacchio si ritrovava a essere” in quanto circonda dall’acqua. Questo andò sicuramente, assieme alla bonifica della seconda metà del ‘900, a modificare l’aspetto della città tramite il prosciugamento di canali per esigenze infrastrutturali e a vertere l’economia del luogo non più sulla pesca e il commercio marittimo ma su attività agricole in terra ferma. 

Lo scopo dell’iniziativa dal respiro biennale sarà quello di racchiudere i lavori sino ad ora realizzati sul tema per essere messi a disposizione della comunità. Come sottolineato dalla professoressa Francesca Leder, un ruolo di primaria importanza nel progetto sarà riservato ai reperti fotografici, per comprendere lo sviluppo della città non solo dal punto di vista spaziale ma soprattutto dal punto di vista comunitario e famigliare, con l’obbiettivo di creare una banca dati visiva che racconti la storia della città e dei suoi abitanti. Come da lei evidenziato si procederà alla creazione di una “Public History fatta dai cittadini”, attraverso un “patrimonio di esperienze vissute, documentate e tramandate” dagli abitanti.

La ricerca avrà come obbiettivo anche quello di creare una riedizione del testo “La città invisibile” scritto da Serafina Salkoff edito da Il Mulino nel 1982. Questo libro racchiude uno studio socio-antropologico condotto dalla scrittrice per conto del Cnrr di Parigi sulla città di Comacchio e sulle valli a essa connesse tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, documentando la trasformazione della città coinvolta in un intervento di bonifica nella zona valliva. La riedizione prenderà in esame una versione del testo scritto a Parigi dalla stessa Serafina edito solo in lingua francese pochi anni dopo la prima pubblicazione italiana, traducendolo e aggiornandolo tramite una nuova prefazione e una nuova post-fazione sulla base delle ricerche condotte all’interno di questo progetto entro il 2025. 

Il progetto “Comacchio, città d’acqua” prevede tre cicli di conferenze. Il primo dal titolo “Rileggere la Storia per capire la città” è suddiviso in 3 incontri che avranno luogo presso la Manifattura dei Marinai in via Mazzini 200 a Comacchio. Il primo avverrà il 2 febbraio alle ore 16, dove l’economista ed ex presidente del Cds di Ferrara Andrea Gandini prenderà in esame l’evoluzione del territorio dal punto di vista economico e sociale; Il secondo avrà luogo il 24 febbraio alle ore 10 e avrà come tema centrale la storia di Comacchio analizzata dallo storico Franco Cazzola; il terzo si terrà il 5 aprile alle ore 16 e prevede un intervento del giornalista e scrittore Francesco Erbani che approfondirà il concetto di città e di associazionismo. L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini e consente inoltre il riconoscimento dei crediti formativi ai docenti dell’istituto comprensivo di Porto Garibaldi e a quelli dell’istituto d’istruzione superiore Remo Brindisi di Lido degli Estensi che decideranno di seguire almeno ¾ degli incontri.

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