Argenta. Laura Ferrua, ex funzionario della questura estense, ora in pensione, è la candidata a sindaco per la nuova lista civica “Alba Nuova”. L’ultima lista nata nel panorama politico argentano ha preso vita da una costola di Fratelli d’Italia.

Ad Argenta il partito della Meloni è stato infatti al centro di una scissione, di una spaccatura formalizzata da una fuoriuscita di parte del gruppo dirigente, che ha così fondato la nuova aggregazione con a capo l’ex poliziotto Gianni Zagani, presidente.

Al suo fianco Maurizio Massari, vicepresidente, Luca Bettuzzi, coordinatore e Ivo Caranti suo vice. Laura Ferrua ha accettato la proposta, raccogliendo il guanto della sfida per correre alle prossime amministrative sotto il simbolo appunto di “Alba Nuova” ed ambire così alla poltrona di primo cittadino di Argenta.

Di origini piemontesi, è nativa di Cuneo, vanta una carriera lunga 37 anni di servizio prestati alle questure di Milano, Palermo, Dia di Bologna ed infine (3 decenni) a Ferrara. Ed è stata presentata alla conferenza stampa di investitura con un ricco bagaglio professionale, di competenze, esperienze e conoscenze, in particolare di Argenta e del suo territorio.

Da sempre coltiva l’interesse per la politica, ma che nell’esercizio delle sue funzioni non ha potuto manifestare da attivista. “Con lei – spiega Zagatti – il nostro obiettivo è di riaccendere Argenta, che sta andando verso il baratro”. Il tutto additando la gestione fallimentare delle gestioni di sinistra della cosa pubblica.

“Ho accettato la proposta – esordisce Ferrua annunciando la sua discesa in campo – e tra poco presenterò il mio programma. Ho comunque già incontrato persone di ogni estrazione sociale dall’imprenditoria al mondo del lavoro, giovani, anziani, famiglie, donne. Personaggi della cultura, o legati all’ ambiente, coinvolti nel volontariato ed associazionismo. Abbiamo affrontato temi importanti quali ad esempio la sanità, sicurezza, viabilità, socialità. Ho ascoltato le loro aspettative – aggiunge in sintesi – mirate in particolare a cambiare aspetto alla città. Che decadente, va ravvivata, dandole un valore aggiunto, a fianco della gente e delle sue ambizioni”.