Rissa in piazza Buozzi, 5 persone denunciate
Tutte denunciate dai carabinieri di Pontelagoscuro le 5 persone che, nella sera del 23 giugno, avevano scatenato una rissa in piazza Bruno Buozzi segnalata da molti residenti al 112
Tutte denunciate dai carabinieri di Pontelagoscuro le 5 persone che, nella sera del 23 giugno, avevano scatenato una rissa in piazza Bruno Buozzi segnalata da molti residenti al 112
Pierandrea Andriulli è stato eletto in questi giorni coordinatore comunale per Italia Viva Ferrara. Il nuovo coordinatore porta con sé un bagaglio di esperienza pluriennale nella rappresentanza e nel servizio pubblico
Pensate a come la città di Ferrara si presentava dal punto di vista urbanistico, sociale ed economico vent’anni fa, poi comparatela alla realtà di oggi. Uno sforzo mnemonico simile è stato compiuto dalle decine di autori che hanno contribuito alla realizzazione dell’Annuario sulle politiche urbane, l’edizione speciale dell’Annuario socio-economico ferrarese a cura del Cds
Dopo una lunga fase di stallo, si riaccendono i riflettori sulla vertenza Berco. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha convocato le parti per un nuovo incontro previsto martedì 16 luglio, con l’obiettivo di verificare le condizioni per riaprire il confronto sul Contratto Collettivo Integrativo Aziendale e sulle prospettive industriali
Nel 2024 la raccolta differenziata dei rifiuti ha continuato a crescere in Emilia-Romagna, raggiungendo il 79% a livello regionale, con un incremento dell’1,8% rispetto al 2023. E la città di Ferrara risulta essere in assoluto la più virtuosa, confermando il risultato di vertice dell'anno precdedente
“Che cos’ha fatto questa amministrazione per il lavoro giovanile?” È la domanda che si pone la segreteria comunale del Pd estense con Sara Manservigi (referente lavoro), Cora Talmelli (referente sviluppo) e Giada Zerbini (referente politiche giovanili) a seguito dell’ultimo rapporto sul “Benessere equo e sostenibile”. Questo infatti riconfermerebbe “con forza quanto già emerso dai dati Ires, Anci, Upi e Istat e cioè che Ferrara è l’unica città in regione che non cresce”. Un quadro che innesca “una preoccupante situazione di fragilità dell’occupazione ferrarese che colpisce soprattutto donne e giovani”.
Stando a quanto riportano i dati del rapporto Il benessere equo e sostenibile nella provincia di Ferrara che raccoglie dati Istat elaborati all’interno del Bes delle province, aggiornati al dato più recente elaborato dall’Istat (nei casi di seguito il 2022), nota che “i Neet ( giovani tra 15-29 anni che non studiano e non lavorano) salgono al 17,7% contro il dato medio regionale del 12,2%, la disoccupazione giovanile al 17% contro l’ 8,9% in regione”. C’è poi “un divario salariale notevole, oltre a un importante calo demografico che si attesta al -3%”.
I dati riportati finora, è bene ricordare, sono provinciali e non comunali. Se però si guarda alla giunta Fabbri, secondo i dem “non ha saputo cogliere positivamente le opportunità derivanti dai programmi regionali Garanzia Giovani e Gol, come ad esempio il finanziamento dei tirocini formativi a beneficio delle aziende ospitanti”.
I dem fanno poi notare il “persiste il problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, problematica che a Ferrara riguarda un’impresa su due. Infatti, le imprese dicono che il lavoro c’è, anzi è aumentato, ma spesso bisogna far fronte al ricambio generazionale negli organici e non trovano candidati qualificati o disponibili ai posti vacanti. È pur vero tuttavia che i sindacati denunciano da tempo una condizione reale di disoccupazione giovanile unita a vaste aree di lavoro nero nel turismo, edilizia, agricoltura e ristorazione”.
“Le organizzazioni datoriali e la Cciaa – aggiungono Manservigi, Talmelli e Zerbini – ci dicono che le figure ‘introvabili’ sono in ambito impiantistico, nella produzione meccanica e nei servizi. Oltre a questo, esistono carenze in materia di competenze digitali che, insieme alle nuove sfide sull’intelligenza artificiale, richiedono agli enti di formazione professionale di rispondere ai fabbisogni di personale nelle aziende. In questo il governo locale è chiamato a potenziare la rete attiva sul territorio, pubblica e privata, aumentando gli sportelli informativi per i giovani e facendo un’opera divulgativa direttamente nelle scuole”.
Preoccupazione per “lo spopolamento dei giovani da Ferrara”, “un fenomeno massiccio che interessa ancora di più le frazioni” e per contrastare il quale “bisogna garantire la presenza di scuole e microimprese di prossimità che possano rendere autosufficienti quelle aree, abitate per lo più da anziani e in via di desertificazione”. Per le politiche di sviluppo economico “servirà grande autorevolezza per insistere sulle opere di collegamento stradale e ferroviario verso Bologna e il porto a Ravenna, nonché un’accelerazione sul progetto Zona Logistica Semplificata”.
Una mossa auspicata sarebbe quella di “investire per la risoluzione del problema abitativo, riqualificando edifici già esistenti (di proprietà del comune) e di nuovi studentati, condizioni basilari per cui i giovani scelgano Ferrara”. I dem hanno infatti “più volte ribadito che occorre intercettare le risorse del Pnrr per creare nuove progettualità e non per lacune di tipo ordinario”.
“Il solo rifacimento degli asfalti – attaccano – non ci porterà a un’economia sana nel 2070. Dov’è la garanzia del diritto allo studio e agli alloggi per diventare cittadini partecipi della città e consentire di formare una famiglia? Una città incapace di dare opportunità e fornire un progetto a lungo termine significa che si sta giocando il futuro delle nuove generazioni, oltre alla stabilità di quelle presenti”.
Questa città si confermerebbe quindi “impreparata e non attrattiva per i giovani” mentre “alla luce di questi dati, che necessariamente coinvolgono la nostra città, come Segreteria dell’Unione Comunale riteniamo che non sia stato fatto abbastanza per le politiche giovanili e che i giovani paiono essere i grandi dimenticati dalla politica ferrarese”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com