Nel 2023 in provincia di Ferrara ci sono 67 imprese in meno con un tasso di crescita del – 0,20% che ci colloca al 78° posto su 105 a livello nazionale e ampiamente sotto la media italiana del +0,7%. Sono dati resi noti dalla Camera di Commercio che fotografano una situazione non certo idilliaca per il territorio estense in una regione ha dati tutto sommato positivi anche se non eclatanti ad eccezione di Forlì-Cesena (-0,25%) e Piacenza (-0,17%) che ci fanno compagnia.
“Per le imprese – commenta il vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna Paolo Govoni – ciò che conta è poter agire e muoversi in un contesto di affidabilità e stabilità finanziaria: politiche fiscali responsabili sono imprescindibili per poter sostenere l’attività d’impresa e non rompere il patto intergenerazionale, a fronte anche delle crescenti tensioni geopolitiche”.
Proprio per questo, aggiunge, “in un contesto di persistenza di rischi e incertezza, anche a livello internazionale, serve una visione chiara del futuro e uno sforzo condiviso per rilanciare la fiducia e gli investimenti. Infrastrutture, materiali e immateriali, conoscenza e formazione, come pure le connessioni – indispensabili nell’economia digitale – sono cruciali per sostenere la competitività e consentire anche alle piccole imprese, pilastro della nostra economia e delle nostra tradizione, di sviluppare metodi produttivi innovativi e accedere a nuovi mercati.”
Il dato, tra l’altro, va ad inserirsi in un contesto che ci vedeva arrivare da due anni di aumento dopo che nel 2020 si era toccato il fondo a livello di iscrizioni a seguito di un lungo periodo di calo partito dal 2010 anno in cui vi fu un importante picco di nuove imprese (+2523). Parallelamente continua a crescere il numero di cessazioni (1709 contro le 1642 iscrizioni).
C’è pero da prendere anche in considerazione che, scrive la Camera di Commercio analizzando i dati del suoi Osservatorio economico, “in uno scenario economico caratterizzato da inflazione, tensioni geopolitiche e cambiamenti tecnologici, dunque, il saldo 2023 per le imprese ferraresi ritorna negativo, ma non per tutti gli ambiti di attività”.
Se infatti sono in forte calo commercio (-130, più che raddoppiando il saldo negativo dello scorso anno) e agricoltura (-123, quasi triplicato il risultato negativo del 2022), vi sono cali più contenuti nelle attività manifatturiere (-24), logistiche (-10) e le attività di alloggio e ristorazione (-4). Parallelamente vediamo aumenti nelle costruzioni (+103 unità), le attività professionali scientifiche e tecniche (+40).
I dati, come spesso si dice, richiedono una lettura e quella che ne fa la Camera di Commercio propone, “dal punto di vista delle forme organizzative delle imprese”, la conferma del “rafforzamento strutturale del sistema imprenditoriale, in atto ormai da anni”. Si può infatti notare un aumento delle “società di capitale (+2,3%), mentre diminuiscono società di persone (-1,2%) a velocità ormai costanti nel tempo”.
Al contrario sono le imprese individuali ad accelerare la contrazione con una flessione di 166 unità che fa “registrare un decremento del -0,9%” pur continuando a rappresentare “oltre la metà dello stock delle imprese ferraresi esistenti (il 58,7%, quando a livello nazionale la quota scende al 50,6%)”.
Un ulteriore focus lo meritano le imprese femminili, in calo, e quelle giovanili e straniere in crescita. “L’andamento – scrivono nel report – della movimentazione per l’imprenditoria femminile nel 2023 risulta negativo, con chiusure che superano le aperture per un saldo negativo di -65 unità che da solo spiegherebbe il risultato complessivo di tutto il sistema imprenditoriale ferrarese”. Nonostante questo “la quota di imprese femminili in provincia rimane elevata e in lieve crescita, con un valore pari al 23,5%, la quota è sempre superiore a quanto rilevato in Emilia-Romagna (21,1%) e in Italia (22,2%)”.
Un terzo delle nuove iscrizioni arrivano invece da imprese giovanili, il 29,5% e il saldo con le chiusure nel 2023 porta a un dato positivo di +294 unità. Per le imprese straniere continua ad essere positivo il bilancio tra aperture e chiusure (+178 unità) anche se in calo se paragonato a quello del 2022 (+257 unità), “un record mai raggiunto prima”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com