“Abbiamo avviato l’iter per affidare l’incarico a un soggetto terzo per la realizzazione del percorso partecipato relativo alla Caserma Pozzuolo del Friuli, così come chiesto dal Consiglio comunale”. A dirlo è l’assessore Alessandro Balboni che specifica anche come sia stato individuato “un professionista che si è reso disponibile a seguire l’iter e appena completati i passaggi formali si potrà partire con le consultazioni”. La richiesta del consiglio comunale a cui fa riferimento l’assessore veniva a seguito di una lunga battaglia del Forum Ferrara Partecipata contro la proposta del progetto Feris portata avanti a lungo dalla giunta. Lo stesso forum chiedeva da oltre 300 giorni di poter avviare l’iter partecipativo promesso.
“Sono ormai oltre 30 anni – ricorda invece Balboni – che la ex Caserma Pozzuolo del Friuli versa in condizioni di abbandono e degrado e la nostra priorità è restituire quegli spazi così centrali e di pregio, alla città. Siamo lieti di aprire questo percorso partecipato, che renderà parte attiva tutti i cittadini interessati alla riuscita di questo progetto, e ci auguriamo venga vissuto da tutti come un momento di condivisione costruttiva e non un momento di strumentalizzazione politica”.
“Destinare e trasformare 20.000 metri quadri di edifici, alcuni anche di pregio come gli ex alloggi e la ex cavallerizza, e i 10 mila metri di piazza asfaltata è una sfida complessa che deve essere interpretata comne una grande e imperdibile occasione – spiega Balboni -. Ricordiamo che la proprietà della ex Caserma Pozzuolo del Friuli è di Cassa Depositi e Prestiti, che ha sottoscritto un preliminare di vendita con un soggetto privato, Ar.Co Lavori Srl, con il fine di ottenerne il recupero e la conversione a studentato. E sottolineiamo l’importanza di integrare, come previsto dalla Legge regionale 24 del 2017, le volontà del pubblico con le aspirazioni del privato nelle riqualificazioni degli spazi pubblici”.
“Riteniamo particolarmente positiva l’attenzione che i cittadini riservano a questo progetto – conclude Balboni – e nonostante i confronti, a volte aspri, con chi ama brandire come un’arma di offesa politica i normali contraddittori tra diversi portatori di interesse, siamo ben lieti di poter finalmente raccogliere e valutare, in modo ordinato, le proposte progettuali presentate dai portatori d’interessi locali, molte delle quali emerse in maniera spontanea da associazioni, comitati e professionisti come specificava lo stesso documento votato in consiglio. Contiamo che il percorso possa avviarsi già nelle prossime settimane mentre come soggetto coordinatore abbiamo individuato per competenze e il Cfr di Ferrara al quale abbiamo chiesto la disponibilità”.
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