Cronaca
20 Gennaio 2024
Cristiano Perini è accusato anche di sostituzione di persona. Avrebbe indossato i panni fittizi del direttore di una filiale Unicredit e di notaio per raggirare telefonicamente i sacerdoti

Torna in aula il processo al presunto truffatore dei preti

di Davide Soattin | 2 min

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È tornato in aula il processo nei confronti di Cristiano Perini, 53enne ferrarese, coimputato con la compagna, Xia Xinwei, 47enne di nazionalità cinese, con l’accusa a vario titolo di truffa, tentata truffa e sostituzione di persona per molteplici fatti avvenuti, tra la provincia di Ferrara e quella di Pistoia, ai danni di sacerdoti.

Stando alle contestazioni che la pubblica accusa avanza nei suoi confronti, l’uomo si sarebbe finto direttore di una filiale Unicredit, indossando in alcuni casi anche i panni di un noto notaio e, telefonicamente, utilizzando un’utenza telefonica che poi si sarebbe scoperto essere fittizia, sarebbe riuscito nell’intento di raggirare la vittima dall’altra parte della cornetta e farsi consegnare il denaro.

La stima di quanto sarebbe stato guadagnato da Perini e dalla compagna attraverso gli artifizi previsti dal presunto raggiro parla di migliaia di euro e, in alcune circostanze, è stata anche contestata la minorata difesa della persona offesa, a causa della distanza tra gli autori della presunta truffa e il parroco caduto nelle loro ‘grinfie’, rendendo così il reato procedibile d’ufficio.

Durante l’udienza di ieri (19 gennaio) in tribunale a Ferrara, due parroci hanno deciso di rimettere la loro querela e, a seguire, dato il legittimo impedimento dell’imputato, alle prese con un attacco di influenza nel carcere di Rovigo, il giudice Carlotta Franceschetti ha rinviato al 26 maggio.

In quella data saranno sentiti due agenti della polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini.

 

 

 

 

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