Attualità
18 Gennaio 2024
Un programma ricco nel quale sono state coinvolte le scuole oltre alle principali istituzioni cittadine

Giornata della memoria. Il prefetto: “Fondamentale per riflettere sulle atrocità commesse”

di Pietro Perelli | 7 min

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Sono molti gli eventi in programma per il Giorno della Memoria il 27 gennaio istituita per la prima volta nel 2000 con una legge firmata dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. L’art 1 della legge 211 del 2000 recita così:

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «Giorno della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

A presentare gli eventi che, come da legge stessa, sono pensati per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”, il prefetto Massimo Marchesiello. Accanto a lui l’assessore alla cultura Marco Gulinelli e la presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea Anna Quarzi oltre al direttore del Meis Amedeo Spagnoletto. A completare i partecipanti la docente Unife Isabella Libertà Mattazzi, il direttore dell’Archivio di Stato Davide Guarnieri e Giovanni Desco dirigente scolastico regionale.

“La celebrazione del Giorno della Memoria – ha sottolineato il Prefetto – è un momento fondamentale per ricordare e riflettere sulle atrocità commesse durante la Shoah. Anche quest’anno, grazie al sempre prezioso contributo di Enti e Istituzioni locali, saranno numerose e particolarmente qualificate le iniziative in programma. Tra queste voglio ricordare, oltre alla cerimonia di consegna, il 26 gennaio alla Sala Estense di Ferrara, delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica agli ex internati militari e civili nei lager nazisti durante il secondo conflitto mondiale, l’inaugurazione presso gli spazi del piano terra della Prefettura, il prossimo 22 gennaio, della mostra “Il peso della legge”, a cura del Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah”.

“Parliamo – dice sempre il prefetto – anche di discriminazioni”, discriminazioni razziali e di orientamento sessuale e anche politiche e di un periodo in cui “Ferrara e l’Italia hanno vissuto momenti drammatici”. L’assessore Gulinelli parla di Isco come di “un motore insostituibile per queste iniziative” che sono “momenti fondamentali per riflettere sulla nostra storia ma anche un motore per combattere l’intolleranza”. Spagnoletto accenna ai tragici eventi che si susseguono ai giorni nostri come la guerra in Ucraina e soprattutto il conflitto Israelo-palestinese. “Quello che succede – dice – non deve dare il fianco a reminiscenze di antisemitismo” e sottolinea anche come si debbano tenere “ben presenti i morti civili da entrambe le parti”.

Anna Quarzi dà una dettagliata introduzione a tutto il programma che proprio l’istituto che dirige ha contribuito a redarre insieme al Meis e Unife oltre alle istituzioni pubbliche. “Quando andiamo nelle scuole per parlare di questi temi – dice Quarzi ricordando Lia Levi – anche se uno solo mi avrà ascoltato io sarò contenta”. “Affinché la conoscenza diventi cultura – spiega invece Desco – è necessario riviverla” proprio attraverso queste proposte trasformandola così in “cittadinanza”. Il direttore dell’Archivio di Stato Davide Guarnieri ricorda invece Bruno Farber a cui verrà intitolata la scuola primaria di San Martino il prossimo 30 gennaio. Nato a Ferrara da genitori ebrei originari di Gorizia è stato “il più giovane neonato deceduto ad Auschwitz”.

A collaborare alla giornata anche l’Università di Ferrara che lunedì 22 gennaio alle ore 20.30 al Ridotto del Teatro Comunale proporrà lo spettacolo teatrale gratuito e aperto a tutti “Messia e Rivoluzione. Storia e storie del Bund” di Miriam Camerini. “Un’assoluta novità – spiega la professoressa Isabella Libertà Mattazzi – all’interno degli eventi commemorativi di alto livello di cui si è sempre fatta portavoce”. Altrettanto Gratuito sarà lo spettacolo che il 19 gennaio alle ore 15 si terrà sempre al Teatro Comunale, si tratta de “Il cacciatore di Nazisti” con Remo Girone e la regia e drammaturgia di Giorgio Gallione.

Il programma: venerdì 19 gennaio in collaborazione con Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara alle ore 15 al Teatro Comunale “Claudio Abbado” “Il cacciatore di Nazisti. L’avventurosa vita di Simon Wisenthal” con Remo Girone per la regia e drammaturgia Giorgio Gallione;

Lunedì 22 gennaio l’Università degli Studi di Ferrara, alle ore 20.30 al Ridotto del Comunale propone “Messia e rivoluzione storia e storie del Bund” con Miriam Camerini – voce, Angelo Baselli – clarinetto, Gianluca Casadei – fisarmonica Rocco Rosignoli – violino, contrabbasso e chitarra;

Sempre lunedì 22 “Il peso della legge”. Una mostra realizzata da una classe del liceo scientifico A. Roiti con la collaborazione di Isco e Meis che sarà visitabile nell’androne di ingresso della Prefettura e contemporaneamente presso la casa museo dei Fratelli Cervi 

Mercoledì 24 gennaio l’Istituto Provinciale Nastro Azzurro di Ferrara, Circolo Negozianti, Associazione De Humanitate Sanctae Annae, alle ore 17 nel Salone d’Onore di Palazzo Roverella, Corso della Giovecca, 47 Ferrara si potrà assistere aEbraismo, cinema, teatro e vita ebraica: per un profilo di Arnoldo Foà, nel decennale della scomparsa Interventi di Riccardo Modestino e Carlo Magri  

Venerdì 26 gennaio la Prefettura di Ferrara e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara alle ore 10.30 presso la Sala Estense, Piazza Municipale, 1 Ferrara daranno vita alla Cerimonia di consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica  agli ex internati militari e civili nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto  durante il secondo conflitto mondiale. Alla presenza degli studenti delle scuole ferraresi.

A porgere i saluti il prefetto Massimo Marchesiello, il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il presidente della provincia Gianni Michele Padovani, il presidente della consulta provinciale degli studenti Martino Ravasio.

Interverrà il prof. Andrea Baravelli parlando di Memoria e Storia: gli internati Militari italiani  

Sabato 27 gennaio l’Associazione Culturale Musijam aps alle ore 11.15 in Piazza Municipale proporrà “Le musiche…interrotte!”. Memorie delle antiche comunità ebraiche dell’Est Europa, danzate, suonate e cantate Ensemble di Musijam aps e gruppo Danzeinsieme, con il coinvolgimento di  alcune classi della Scuola Primaria “Poledrelli” di Ferrara.

Per tutto il giorno 27 gennaio ingresso gratuito al MEIS

Domenica 28 gennaio la Biblioteca Popolare Giardino e il Gruppo lettura espressiva alle ore 16 nella Sala Comunale Grattacielo di Ferrara, via Cavour 189 proporranno Anne Frank e Etty Hillesum, la loro luce e l’infamia altrui. La presentazione sarà di Arianna Chendi mentre i testi a cura di Athos Tromboni e le letture di Gianna Andrian, Ambretta Balboni, Susanna Benini, Grazia Pantaleo. Parteciperà la soprano Miriam Chiaffoni, canti e musiche della tradizione ebraica.

Lunedì 29 gennaio il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara alle ore 10.00, presso la Sala Estense proporranno Cinque Storie in cinque oggetti.

Un incontro riservato alle scuole dove verranno condivise le storie di cinque vite raccontate  attraverso cinque oggetti, molto diversi tra di loro: alcuni inaspettati, altri piccoli e quotidiani,  altri ancora intrisi di ricordi sia tristi che gioiosi, portatori di eredità di famiglia o personali.  Apparentemente inanimati, si sapranno schiudere e raccontare:  

La memoria senza oggetti: per la prima volta a Ferrara Carla Neppi Sadun, ebrea ferrarese  scampata da bambina alla deportazione  

La memoria nei libri: La prima edizione di “16 ottobre 1943” di Giacomo Debenedetti  appartenuta a Giacometta Limentani  

Una tazza di memoria: la tazza della colazione di Sylva Sabbadini, deportata e sopravvissuta ad  Auschwitz, recentemente scomparsa  

La memoria tra parole e note: la canzone “Auschwitz” scritta sessant’anni fa da Francesco  Guccini e da allora interpretata da decine di artisti  

Le memorie per il futuro: le pietre d’inciampo nella quotidianità del cammino    

Interverranno Amedeo Spagnoletto (MEIS), Anna Quarzi (ISCO), Vittorio Bo (Co-curatore della mostra Il Novecento degli ebrei italiani).

Lunedì 29 gennaio all’Istituto Comprensivo Statale Don Milani alle ore 18 Una Lapide in via Vignatagliata In memoria di Alberta Levi Temin, Guido Fink, Franco Schönheit, Corrado De Benedetti, Cesare Finzi. Docenti e allievi della scuola di via Vignatagliata (1938 – 1943). Un testo di Piero Stefani con le letture di Magda Iazzetta, Fabio Mangolini, Stefano Ravalioli e la partecipazione del coro Euphoné diretto da Silvia Marcolongo 

Infine martedì 30 gennaio alle ore 11.30 Cerimonia di intitolazione della Scuola Primaria di San Martino a Bruno Farber Saranno presenti l’assessore alla Pubblica Istruzione Dorota Kusiak, il Presidente della Commissione Toponomastica Marco Gulinelli, il Direttore dell’Archivio di Stato di Ferrara Davide Guarnieri e rappresentanti del Comune di Gorizia

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