Le opposizioni fanno quadrato attorno alla mozione con cui la consigliera Anna Ferraresi chiede al sindaco Alan Fabbri e alla sua giunta di revocare la nomina di Vittorio Sgarbi come presidente della Fondazione Ferrara Arte e numero uno del suo consiglio di amministrazione.
Insieme alla capogruppo del Misto, infatti, a firmare il documento con cui si domanda anche la cessazione dei rapporti tra Ferrara Arte e la Fondazione Cavallini-Sgarbi, “al fine di preservare l’immagine e l’integrità” della prima, sono stati Pd, Movimento Cinque Stelle, Azione Civica e Ferrara Bene Comune.
La mossa della minoranza arriva dopo l’avvio dell’inchiesta da parte della Procura di Macerata a carico del sottosegretario alla Cultura, indagato per riciclaggio di beni culturali relativamente al quadro “La cattura di San Pietro” del pittore Rutilio Manetti, consegnato spontaneamente dallo stesso critico d’arte ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio, dopo la perquisizione nel magazzino della casa di Ro Ferrarese.
“L’indagine relativa a Vittorio Sgarbi – spiega Ferraresi – ha catturato l’attenzione di importanti mezzi d’informazione di tutto il mondo, generando discussioni e un notevole clamore. Media autorevoli come The Guardian, The Telegraph, El Pais e Süddeutsche Zeitung hanno riportato la vicenda, evidenziando la mancanza di dichiarazioni da parte del governo italiano sulla situazione del sottosegretario alla Cultura”.
“La posizione di Sgarbi – prosegue la consigliera di minoranza – è stata fortemente e giustificatamente messa in discussione, gettando un’onta sulla sua reputazione a livello mediatico. È deplorevole ritrovarsi nuovamente sui giornali nazionali e internazionali, rappresentati da una figura che dovrebbe essere la prima a tutelare il patrimonio”.
“Considerando che la Fondazione Cavallini Sgarbi è presieduta da Elisabetta Sgarbi, sorella di Vittorio Sgarbi, risulterebbe inopportuna e altamente discutibile qualsiasi ulteriore collaborazione tra il Comune di Ferrara, in rappresentanza della Fondazione Ferrara Arte, e la Fondazione Cavallini-Sgarbi” conclude Ferraresi.
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