Con l’incontro di martedì 16 gennaio, alla parrocchia di San Giacomo Apostolo, “inizia la campagna elettorale” del Forum Ferrara Partecipata. Una campagna che, spiegano Alessandro Tagliati, Francesca Cigala e Sergio Fiocchi, non prevede l’entrata in capo come forza politica ma la volontà di creare dibattito tra le diverse forze che si confronteranno. A intervenire, sulla necessità di “un piano urgente di conversione ecologica della città”, saranno Romeo Farinella, del dipartimenti di Architettura di Unife, e Margherita Venturi dell’Alma Mater di Bologna.
“Lo scopo – spiega Cigala – è quello di creare confronto su un tema da sviluppare in modo concreto”. Ed è per questo che oltre ai cittadini sono state invitati anche i diversi schieramenti politici ai quali si chiede di intervenire dicendo “se sono o meno d’accordo con le proposte e in caso non lo siano spiegare la loro soluzione”.
Al centro dei problemi la crisi ecoclimatica poiché le “città sono al centro delle trasformazioni poiché al centro dell’inquinamento” e “la comunità scientifica è unanime nel dire che la crisi va affrontata ora”. Basti guardare alle alluvioni in Emilia Romagna e in Toscana e ai danni che hanno portato stimati in 11 miliardi. Serve quindi una, aggiunge sempre Cigala, “rapida transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili”, serve “ripensare il modo di produrre, consumare e consumare suolo, e per questo serve un piano”.
“Per far funzionare questo – spiega Tagliati – serve la comunità, non con un senso di sacrificio ma dicendo che mettendo insieme le risorse possiamo stare bene tutti”. “Noi – aggiunge Fiocchi – dobbiamo passare dall’individualismo liberista a una partecipazione che va verso uno spirito comunitario”, solo così “possiamo realizzare cose importanti per il benessere individuale e collettivo”.
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