Eventi e cultura
13 Gennaio 2024
"Ha regalato a Ferrara un elemento di meraviglia che resterà indelebile" sono le parole di Gulinelli, assessore alla cultura. Il 20 gennaio una serie di eventi per onorare il maestro

Il ricordo di Abbado celebrato nel decimo anniversario dalla scomparsa

di Redazione | 5 min

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Commozione e orgoglio sono i due sentimenti suscitati dal ricordo di Claudio Abbado, la cui scomparsa giunge ormai al decimo anniversario. Per onorare la memoria del maestro, ieri mattina, venerdì 12 gennaio, al Ridotto del Teatro Comunale è stato presentato il calendario di eventi che si svolgeranno lungo tutto l’arco della giornata di sabato 20 gennaio (giorno della scomparsa di Abbado).

A presentare l’iniziativa, Marco Gulinelli, assessore alla cultura del Comune, Marcello Crovino e Carlo Bergamasco, rispettivamente direttore artisticoe vicepresidente della fondazione Teatro Comunale, e Dario Favretti, direttore organizzativo dell’associazione Ferrara Musica, fondata dallo stesso Abbado. “Un grande uomo non solo di cultura, ma anche nell’ambito sociale, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento dei giovani – sono le parole di Gulinelli -. Ha regalato a Ferrara un elemento di meraviglia che resterà indelebile“.

“Per questo – ha proseguito Favretti – il 20 gennaio abbiamo voluto promuovere eventi speciali che avranno luogo dalla mattina alle 11 fino alla fine del pomeriggio”.

Si comincia, quindi, alle 11 con la presentazione del libro per bambini e bambine Radici, maestro!, pubblicato da Chartusia, a cui parteciperanno Patrizia Zerbi, editrice di Carthusia, Pamela Pergolini, autrice del testo, e Daniela Iride Murgia, illustratrice del libro. L’evento sarà introdotto da Dorota Kusiak, assessore all’istruzione del Comune di Ferrara che ha contribuito alla pubblicazione, e ricorda la vocazione per il giardinaggio e l’ecologia di Abbado. “Un giardiniere prestato alle note” si definiva il maestro ed è proprio da qui che nasce l’idea di una storia appassionante, dove musica e ambiente si fanno metafora di una visione diversa di futuro: in cui ogni città grazie alla musica può diventare più verde e dove, grazie alla natura, è possibile guardare a un domani capace di mettere radici.

Le celebrazioni proseguono alle ore 12, quando verrà inaugurata la mostra fotografica Il sorriso di Claudio. Fare musica insieme: Abbado a Ferrara nelle immagini di Marco Caselli Nirmal, 1990-2013, con la partecipazione dello stesso Caselli Nirmal, fotografo ufficiale di Abbado fino all’ultima fase della sua vita, e di Marco Gulinelli. Dodici grandi pannelli disposti nelle finestre della rotonda Foschini, altri dodici posizionati sotto i portici del Teatro, e un grande pannello extra affisso sullo scalone del Ridotto, illustrano la relazione del grande direttore con le sue orchestre, che a Ferrara hanno trovato residenza dal 1989 al 2014, e poi anche oltre, fino ad oggi. La selezione delle fotografie è stata realizzata con il criterio di mostrare il sorriso di Abbado, la sua capacità di relazionarsi con i musicisti, di fare comunità, caratteristiche che hanno contribuito a renderlo uno dei più amati e apprezzati direttori d’orchestra di tutti i tempi.

Alle 15, appuntamento ancora con la passione green di Abbado con Un giardiniere prestato alle note, a cura del Garden Club di Ferrara. Sono previsti gli interventi di Manfredi Patitucci, progettista del Bosco Abbado inaugurato nel 2018 nel quartiere di Barco; Santo Scalia, che parlerà del “valore naturalistico ed educativo dell’oasi di Alghero”; Cinzia Ammirati, che racconterà la figura della madre di Abbado, ‘Linuzza’ Savagnone Abbado, con l’introduzione di Paola Roncarati, presidente del Garden Club Ferrara.

A seguire, alle 16 verrà proiettato il film L’Orchestra. Claudio Abbado e i musicisti della Mozart (2023), di Helmut Failoni e Francesco Merini. Come è noto, l’Orchestra Mozart – attualmente residente a Ferrara Musica per il triennio 2022/2024 – è stata l’ultimo progetto di Claudio Abbado, portato avanti con volontà e passione negli ultimi dieci anni della sua vita, dal 2004 alla scomparsa. Proprio a quest’esperienza – luogo di un magnifico incontro tra alcuni grandi musicisti del panorama internazionale e giovani talenti – è dedicato il film. Seguendo l’orchestra nel tour italiano ed europeo della stagione 2012-2013, il documentario offre uno sguardo privilegiato sul lavoro di Claudio Abbado e sul valore e significato dell’essere un musicista classico nel nuovo Millennio. Per l’occasione verranno mostrati anche alcuni spezzoni del film precedente curato da Failoni e Merini, L’altra voce della musica. Il viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e l’Avana.

Gli eventi si concluderanno alle 17:30 quando, per il ciclo Storia d’Opera. La Lirica raccontata nei libri organizzato dalla fondazione Teatro Comunale, la musicologa Lidia Bramani, che più volte ha collaborato alla presentazione delle opere dirette da Abbado a Ferrara e alla redazione dei relativi programmi di sala, presenterà il suo libro La musica scorre a Berlino, con la partecipazione di Daniele Abbado, Moni Ovadia, Marcello Corvino. Il volume di Bramani, edito da Bompiani, è il frutto di una conversazione tra l’autrice e Claudio Abbado sui suoi anni alla guida dei Berliner Philharmoniker, e sarà lo spunto per allargare il discorso sulle produzioni liriche firmate dallo stesso Abbado a Ferrara.

“Ferrara Musica ha organizzato importanti eventi e possiamo aggiungere qualcosa in più all’omaggio ad Abbado facendo il meglio come teatro – ha dichiarato Marcello Corvino -. Nel 2022, infatti, ci siamo classificati secondi nella graduatoria della qualità artistica per la proposta lirica e del balletto, mentre abbiamo raggiunto il primo posto nel 2023“.

“È un grande onore per me, ma anche una grande responsabilità; cerco di onorare la figura del maestro nel migliore dei modi” ha sottolineato il direttore artistico che, concludendo, ha rinnovato l’invito a tutta la cittadinanza a partecipare agli appuntamenti di sabato prossimo, ricambiando così quell’amore che Abbado ha dimostrato per la città di Ferrara, un amore che si può riassumere in questa frase del maestro: “Il mio rapporto con Ferrara è iniziato nel 1989. Da allora qui torno regolarmente e in questi luoghi mi sento a casa“.

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