A quanto sostiene Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in regione, “da articoli di stampa e da numerose segnalazioni pervenutemi emergerebbe che al Cau di Ferrara, nei giorni scorsi, si sia registrato un sovraffollamento di pazienti che ha causato notevoli disagi e disservizi all’utenza. Inoltre, stando a quanto riferito da alcuni utenti recatisi al centro, il personale avrebbe prescritto cure risultate inefficaci, consigliando ai pazienti di rivolgersi a specialisti”.
Per questo l’interrogazione alla giunta per sapere “se non ritenga opportuno un intervento volto a chiarire le criticità verificatesi nel Cau di Ferrara e se ritenga doveroso definire gli ambiti di competenza sanitaria dei Cau, ovvero il reale apporto alle attività diagnostiche, prescrittive e certificative”.
In una nota l’Ausl di Ferrara replica specificando che “i Cau (Centri di Assistenza all’Urgenza) sono finalizzati al trattamento di problemi di carattere acuto di modesta entità, i cosiddetti ‘codici minori’, e dunque urgenze differibili, in alternativa all’accesso in Pronto Soccorso. Nel corso delle recenti festività, e fino a domenica scorsa, gli accessi a tutti i Cau, e in particolare a quello di Cittadella San Rocco, sono stati particolarmente elevati”.
Specificano anche che questo periodo dell’anno, “con il picco influenzale, sta mettendo sotto forte pressione l’intera rete sanitaria, che comprende anche i Cau e la Continuità assistenziale”.
Caso particolare quello del venerdì prefestivo e del weekend di festività scorso dove “si sono toccate punte di 80 accessi al giorno, vale a dire uno ogni 12 minuti, tanto da richiedere, in alcuni momenti, l’attivazione di un secondo ambulatorio”. Una situazione che “ha portato ad attese che si sono protratte più del tempo medio di attesa ai Cau, che attualmente si attesta sui 60 minuti circa”.
Per quanto invece riguarda le “cure inefficaci”, Ausl sostiene che “non avendo elementi specifici rispetto alle lamentele non è possibile dare una risposta puntuale”. Precisa poi che “i Cau non rappresentano una modalità per avere approfondimenti diagnostici non urgenti” ma servono “al trattamento di problemi di carattere acuto di modesta entità”.
“Le prestazioni che vengono erogate nei Cau – conclude l’Ausl – sono comunque in corso di ulteriore implementazione, che sarà comunicata, così come gli orari di apertura”.
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