Dopo l’emergenza Covid, che ha fortemente penalizzato ogni forma di aggregazione sociale e cambiato le dinamiche dei centri di promozione sociale, l’obiettivo di Ancescao Ferrara – Aps (Associazione nazionale centri sociali comitati anziani e orti) per il 2024 è chiaro: ripartire pienamente con le attività nei centri affiliati, un patrimonio per la socialità del territorio.
Con 32 centri e 8mila soci in tutta la provincia, l’associazione di promozione sociale svolge, infatti, un ruolo essenziale per la comunità che non si limita alla gestione di luoghi di aggregazione per le persone anziane, ma comprende alcuni servizi per i più piccoli come il doposcuola a Barco e la scuola per l’infanzia paritaria di Aguscello che, in collaborazione con la scuola primaria statale di Tamara, gestisce il doposcuola nella stessa frazione.
Ci sono poi centri gestiti in sinergia con i giovani che offrono proposte di musica, arte, cultura e dove trovano spazio anche corsi di pittura, informatica, sport e iniziative su problematiche attuali. Quattro sono, invece, i centri che mettono a disposizione anche gli orti: Il Parco, il Melo e la Rivana Garden a Ferrara e il Quadrifoglio a Pontelagoscuro.
Si parla di una serie di progetti intergenerazionali che coinvolgono sempre le persone in età più avanzata, in una collaborazione proficua per ogni generazione coinvolta, che nel 2024 continueranno a consolidarsi e ampliarsi, come spiega il presidente di Ancescao Ferrara, Maurizio Geusa: “Il 2023 è stato l’anno della vera ripresa dopo il lunghissimo periodo di pausa nel periodo pandemico e il Coordinamento provinciale, insieme al nuovo Consiglio Direttivo di Ancescao, si è impegnato a riprendere contatti e relazioni, visitando i centri e i loro gruppi dirigenti“.
“Questo ha reso possibile il rafforzamento dei rapporti personali e ci ha consentito di capire meglio non solo le problematiche e le eventuali necessità strutturali – prosegue Geusa – ma anche di valutare nuove esigenze di servizi, più vicini alle nuove richieste dei cittadini. Si è trattato – continua – di un impegno di diversi che ha visto anche una serie di incontri con le amministrazioni locali e i sindaci dei Comuni in cui hanno sede i nostri centri, a partire da quello di Ferrara che ne ospita 12, con il quale si è instaurato un rapporto di dialogo”.
“Abbiamo inoltre incontrato le associazioni e il mondo della cooperazione – sottolinea il presidente -, per alcuni progetti comuni nell’ambito dell’assistenza sociale e dei servizi, in particolare un progetto che si propone di trovare soluzioni abitative per giovani ospitati da anziani soli. Stiamo certamente attraversando una fase di profondi cambiamenti sociali e credo che la nostra associazione, così come i nostri centri, debbano cambiare e innovarsi, anche per attirare nuovi giovani volontari”.
“La nostra associazione – continua Geusa – come credo quasi tutto il sistema del volontariato, è in difficoltà proprio per la mancanza di nuovi volontari. Per questo abbiamo preso contatti con il Csv (Centro servizi volontariato) per avvicinare persone giovani che vogliano impegnarsi nelle nuove attività, anche con l’ausilio delle competenze informatiche e innovative che sono spesso un prezioso bagaglio delle nuove generazioni”.
La volontà del presidente, quindi, è quella di coinvolgere i giovani: “Stiamo anche valutando l’opportunità di organizzare momenti di formazione per l’acquisizione di competenze che consentano di affrontare le attività associative in modo adeguato a beneficio dei centri, dei soci e dei cittadini”.
“Nel 2024 – conclude Geusa – vogliamo aprirci ancora di più verso l’esterno, migliorando l’efficienza e l’offerta dei servizi, spinti da una certezza che negli anni non è venuta mai a mancare: il bisogno di stare insieme che in una società che spesso divide e isola, sarà sempre più forte”.
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