Comacchio
8 Gennaio 2024

Concessioni balneari. Croatti (M5S): “Comparto sarà travolto da ricorsi”

di Redazione | 2 min

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“Mentre sulle nostre spiagge si abbatterà presto un’ondata di ricorsi e denunce, oltre ad una salatissima infrazione europea, questo pessimo governo di lobbisti continua a farsi gli affari propri (e dei propri amici) proseguendo ad alimentare alcuni dei privilegi feudali di cui godono i concessionari balneari e contro cui, nei giorni scorsi, è intervenuto con forza anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella“.

A intervenire, con una nota stampa, è il senatore Marco Croatti del Movimento Cinque Stelle, che – in maniera retorica – si domanda il modo in cui abbia risposto il governo Meloni alle sollecitazioni del Capo dello Stato. “Con la decisione, presa dal ministro Matteo Salvini – risponde – di un taglio del 4,5% dei già vergognosamente bassi canoni demaniali annuali pagati dai concessionari. Questo significa che l’importo minimo scende a 3.225 euro, cioè quello che pagherà la maggior parte dei chioschi-bar-ristoranti che fanno affari d’oro sulle nostre spiagge, un insulto verso i cittadini e verso tutti i piccoli imprenditori e commercianti che non hanno attività sull’arenile e devono affrontare costi e affitti molto più elevati”.

“Secondo l’ultimo rapporto della Corte dei conti, lo Stato – prosegue – ha incassato nel 2020 appena 92,5 milioni da 12.166 concessioni, per una media di 7.603 euro a canone, contro un fatturato medio per ogni stabilimento stimato da Nomisma in 260mila euro. I concessionari pagano una tariffa moderata allo Stato a fronte di incassi mediamente elevati. Con esempi emblematici di alcuni esclusivi stabilimenti balneari di proprietà di amici del governo che fatturano molti milioni di euro. È accettabile una situazione del genere? È tollerabile questo modo di governare nell’interesse di pochi a discapito dell’interesse della collettività?”

Croatti conclude: “Il governo continua a nascondere la testa sotto la sabbia disinteressandosi dei gravi pericoli che il comparto e il Paese corrono. Presto arriveranno i conti da pagare per questo atteggiamento e in questo caso però a pagare saranno tutti i cittadini”.

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