La capra sulla rupe
31 Dicembre 2023

Ieri, oggi, domani

di Alessandro Chiarelli | 2 min

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Era difficile coniare uno slogan più efficace per descrivere, in due righe, l’orizzonte culturale di chi guida il paese oggi.

Giorgia Meloni, primo ministro italiano, ad Atreju ha detto che essere conservatori significa vivere di ciò che è eterno ed ha ribadito “siamo le stesse persone che eravamo ieri e saremo le stesse persone che siamo oggi”.

Ora, su cosa la Meloni intenda per eterno, nel senso etimologico di “infinito, fuori dal tempo, che non può avere fine”, è difficile dire, specie in un’era come questa, nella quale ogni cosa dura un battito di ciglia ed è immediatamente sostituita da un’altra.

Forse fa riferimento ai valori ideali fondanti del suo partito, mi sono detto; ma anche lì, o anche risalendo la corrente della storia di 70 anni, o anche spingendoci fino all’impero Romano, che tanto piace alla destra, non è dato trovare qualcosa di eterno.

Diciamo che sono parole figlie dell’enfasi di un comizio, se non fosse che il ritratto, nonché il programma politico che ha disegnato subito dopo, ci racconta che loro, Meloni e i suoi, sono le stesse persone che erano ieri e che saranno domani.

Questo l’impegno che prendono con il paese.

E lo dice perché crede che sia una virtù.

Io lo metto tra i peggiori difetti. Quel siamo fatti così.

La sfiducia verso gli esseri umani è tipica della destra. Meloni non crede che l’essere umano possa evolvere, migliorare, diventare meglio di ieri.

Credere che si possa rimanere identici, è contronatura.

Uso questa parola perché spesso la affibbiano a labbra strette verso gli omosessuali.

Invece la natura conosce il comportamento omosessuale in moltissime specie, quella umana compresa. In natura accade anche la transizione da un sesso all’altro, con moltissime specie che nascono in un genere e poi lo cambiano, e altre specie che sono addirittura ermafrodite.

Quello che non accade in natura è che un essere vivente possa essere statico, immutabile, nella sua condizione sia biologica che culturale.

In natura, gli esseri senza flessibilità, che non mutano, che non cercano il miglior adattamento possibili al contesto che muta, si estinguono.

Gli elettori politici, forse perché sono terrorizzati dal ritmo vertiginoso del presente e da un futuro pieno di incognite, stanno mettendo a timonare la nave del mondo un sacco di questi leader; leader che come Meloni, hanno come orizzonte culturale ieri.

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