Lagosanto. L’imperativo di Ottavio Curtarello (Lega) sul candidato sindaco a Lagosanto, indicando il sindaco uscente Bertarelli, non ha mancato di scatenare le reazioni degli alleati di centro destra e in particolare di Fratelli d’Italia. Quella di Curtarello è apparsa come la volontà di sottrarsi a un confronto e imporre le scelte del Carroccio. Atteggiamento che ha provocato già una profonda spaccatura.
Non ci sta, come prevedibile, il senatore Alberto Balboni, tirato in ballo da Curtarello per alcune sue dichiarazioni al congresso di Forza Italia. “Leggo – dice infatti Balboni – che il segretario della Lega Curtarello interpreta a suo uso e consumo il discorso che ho fatto una settimana fa al Congresso di Forza Italia. In quella occasione ho detto – e ribadisco – che auspicavo l’unità del centro destra in tutti i comuni chiamati al voto il prossimo giugno, annunciando che a gennaio, come leader del primo partito della coalizione, avrei convocato i segretari provinciali di Fi, Lega e Fratelli d’Italia per avviare un confronto franco e costruttivo. Curtarello da par suo ne trae come conseguenza illogica che Fratelli d’Italia sul territorio non avrebbe il diritto/dovere di avanzare proprie proposte e lancia, sempre da par suo, il solito diktat di un passato che evidentemente non gli ha insegnato nulla: il candidato che decide la Lega non si discute, persino in un piccolo centro come Lagosanto, dove tutti sanno, meno Curtarello, che il sindaco uscente della Lega non convince una larga parte degli elettori. Caro Curtarello, rimetti a posto l’orologio. Siamo ormai nel 2024, non siamo più nel 2019, quando la Lega diceva a Fratelli d’Italia “o mangiare questa minestra o saltare dalla finestra”. Fratelli d’Italia non vuole imporre i propri candidati, ma nemmeno farseli imporre da chi ha un quarto dei propri voti. Fratelli d’Italia non intende farsi forte del 30% che raccoglie in provincia di Ferrara per replicare l’atteggiamento che ebbe la Lega quando era convinta che i numeri glielo permettessero, ma nemmeno subire i diktat di chi oggi vale il 9%”.
“Al congresso di Forza Italia – precisa ulteriormente il senatore ferrarese – ho ripetuto quello che inascoltato dicevo anche 5 anni fa e cioè che il candidato sindaco deve essere scelto in base alle sue capacità e non in base alla tessera di partito che ha in tasca. E che tutti i partiti hanno la stessa dignità, a prescindere dai voti che prendono, di proporre quello che reputano il migliore. Con questo spirito intendo andare avanti. Se la Lega pensa al contrario di presentarsi al tavolo provinciale che convocherò solo per imporre le sue scelte, ebbene lo dico con molta chiarezza: può anche risparmiarsi la fatica“.
Contrariato dall’atteggiamento di Curtarello è anche Fabrizio Bellini, coordinatore comunale FdI di Lagosanto: “Fratelli d’Italia, quale primo partito della coalizione di governo – dichiara – ha tutto il diritto di esprimere una proposta per il futuro sindaco di Lagosanto e di avanzare la candidatura dell’avvocato Gianluca Bonazza in alternativa al sindaco uscente. La volontà non è mai stata quella di piantare bandierine o rivendicare spazi bensì esclusivamente perché si crede che Lagosanto meriti di più e di meglio”.
“La Lega – aggiunge Bellini – pare abbia già deciso sottraendosi a qualunque ipotesi di confronto costruttivo volto ad effettuare, per il paese di Lagosanto, la migliore scelta possibile, imponendo il proprio candidato a tutti i costi. I proclami della Lega vengono quindi respinti e rimandati al mittente divenendo quindi inutile ogni ulteriore discussione e confronto. Fratelli d’italia non accetta imposizioni da nessuno, men che meno da un partito che pensa solo a fare il pieno di candidature, senza preoccuparsi delle qualità delle persone e della buona amministrazione del paese. Da oggi, quindi, Fratelli D’Italia si considera in campagna elettorale a sostegno dell’avvocato Gianluca Bonazza, persona capace, di grande spessore professionale, politico e umano. Vinca quindi il migliore”.
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