Sabato 16 dicembre il pianista Alexander Hawkins, accompagnato da Neil Charles al contrabbasso e Stephen Davis alla batteria, presenteranno a Torrione “Carnival Celestial”, un album dove il jazz, la musica classica e la musica latina si mescolano in una declinazione del tutto personale e affascinante.

Alexander Hawkins è un compositore, pianista, organista e band leader inglese che ha lavorato in una vasta gamma di contesti creativi, derivandone un universo sonoro peculiare, che concilia sia l’amore per la libera improvvisazione sia un profondo fascino per la composizione e la struttura. Si dice che la sua scrittura rappresenti una fondamentale riaffermazione della composizione all’interno della musica improvvisata e la sua voce una delle più vividamente distintive nel jazz moderno. Un pianista in possesso di un’abilità tecnica sbalorditiva e una feconda immaginazione sia come musicista che come compositore”. Hawkins ha suonato e registrato numerosi progetti in qualità di leader e con una vasta gamma di musicisti contemporanei di tutte le generazioni, inclusi artisti del calibro di Joe McPhee, Wadada Leo Smith, Marshall Allen, Mulatu Astatke, Michael Formanek, Rob Mazurek, Chad Taylor, Taylor Ho Bynum, Harris Eisenstadt, Matana Roberts, Esperanza Spalding, Jonny Greenwood, Angelika Niescier e Shabaka Hutchings. Per oltre un decennio è stato presente nelle band del leggendario batterista sudafricano Louis Moholo-Moholo, e si è anche esibito come parte del Sonic Genome di Anthony Braxton, oltre a fare tournée e registrare con l’Anthony Braxton Standard Quartet. Ha partecipato alle immense conduction di Butch Morris, agli ensemble larghi di Nicole Mitchell e di Roscoe Mitchell, fino alla produzione per orchestra di Ingrid Laubrock. Al Torrione lo ascolteremo alla guida del suo trio stabile in occasione del tour europeo di presentazione dell’ultimo lavoro, Carnival Celestial (Intakt Records, 2023) in cui Hawkins si muove sempre su un confine, talvolta varcando, a talaltre rientrando, in una sorta di permanente pendolarità tra jazz e classica.