Copparo
9 Dicembre 2023
Ad intervenire il deputato dem Andrea De Maria e Cristiano Zagatti, oggi coordinatore dell'area stato sociale e politiche per la salute della Cgil Nazionale

A Copparo il Pd discute del futuro della sanità

di Redazione | 2 min

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Copparo. “Quale futuro per la sanità” è il titolo dell’iniziativa proposta dal Pd di Copparo che si è svolta giovedì 7 con ospiti il deputato dem Andrea De Maria e Cristiano Zagatti, oggi coordinatore dell’area stato sociale e politiche per la salute della Cgil Nazionale.

“Un primo appuntamento su un argomento che sarà centrale per dare risposte alla nostra comunità su che tipo di sanità abbiamo in mente – ha affermato Bassi che ha moderato il dibattito – che é anzitutto pubblica e universalistica come dice la Costituzione”.

“Autorevoli esponenti del Governo – ha spiegato Zagatti – hanno più volte sottolineato che il fondo sanitario è di un importo che non é mai stato così elevato, 136 miliardi. In realtà, la nuova dotazione di 3 miliardi per il 2024 si limita a rimodulare il taglio della sanità rispetto al Pil: dal -0,4% della Nadef a un -0,2%. Oltretutto, lo stanziamento è destinato al rinnovo del Ccnl, all’abbattimento delle “liste di attesa” tramite l’extraorario di medici e infermieri (in una situazione già oggi insostenibile, di totale saturazione dei ritmi di lavoro), e alla sanità privata convenzionata, spingendo – quindi – verso un’ulteriore privatizzazione del nostro sistema sanitario. Il Covid aveva giá mostrato tutti i problemi del definanziamento della Sanitá, ma il Governo prosegue sulla stessa strada, che porta al progressivo smantellamento della sanità pubblica e universale”.

Sulla stessa linea il deputato De Maria che ha rivolto l’attenzione alle necessità di riorganizzazione che sistemi all’avanguardia come l’Emilia Romagna sicuramente presentano, ma non si può non riconoscere che “oggi tutti gli indicatori mostrano come si sia vicini al collasso del sistema. Ed é indubbio che una Regione con un modello di sanitá pubblica avanzatissimo come la nostra debba trovare risposte in primis dal livello di finanziamento del fondo sanitario nazionale, che dipende dalle scelte del governo e in particolare dalla Legge di Bilancio. É troppo comodo per la destra sui territori additare di tutti i mali la Regione, quando sarebbero proprio gli amministratori locali di quella parte politica a dover richiamare i propri rappresentanti nazionali sulle scelte in atto per la sanitá. Da questo punto di vista, la proposta partita proprio dalla Regione Emilia Romagna di agganciare la spesa per la salute al Pil va sostenuta con forza ed é una battaglia che si dimostra trasversale”.

Presenti in sala molti cittadini ma anche diversi esponenti del M5S che sono poi intervenuti nel dibattito.

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