Al Jazz Club arriva Kris Davis
Sabato 10 maggio alle ore 21.30 al Jazz Club arriva il Kris Davis Trio feat. Robert Hurst & Jonathan Blake
Sabato 10 maggio alle ore 21.30 al Jazz Club arriva il Kris Davis Trio feat. Robert Hurst & Jonathan Blake
Sabato 18 maggio, il Circolo Arci Bolognesi ospita una nuova tappa del circuito cinematografico SunER, il progetto promosso da Arci Emilia Romagna, con la collaborazione di Ucca e il sostegno della Regione Emilia-Romagna
In occasione di "Interno Verde 2025", il MEIS (via Piangipane 81, Ferrara) organizza domenica 11 maggio, ore 10.30, "Gli alberi raccontano le feste"
Oggetti quotidiani, scorci urbani familiari o dimenticati, frammenti di umanità e natura si intrecciano in una trama di immagini nitide ma dense di interrogativi nel libro Nell'ombra che resiste alla notte, opera prima del poeta Christian Abate
Prosegue il ciclo di presentazione “Chi ha paura dei libri?”, organizzato a Ferrara da Famiglie Arcobaleno - Associazione Genitori Omosessuali per tutto il mese di maggio, che ha esordito domenica scorsa con libro “Storie di genitori trans” di Egon Botteghi
Congedata la parte di rassegna dedicata agli allievi di Conservatorio, domenica 10 dicembre alle 10.30 continua al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” l’edizione 2023 di Ferrara Duo Piano Festival, presentando il primo duo professionista. Lo costituiscono Muriel Chemin e Massimo Somenzi, pianisti e didatti dal ricchissimo e prestigioso curriculum internazionale: il loro programma contempla tre capolavori assoluti del repertorio originale per due tastiere.
Massimo Somenzi
Lo aprirà la Sonata in fa minore op. 34b di Brahms. È la seconda tappa del percorso di quest’opera verso la sua forma definitiva di Quintetto per pianoforte, uno dei monumenti della produzione cameristica di tutte le epoche. Brahms la compose nel 1862 come quintetto d’archi, rielaborandola due anni dopo, quando ebbe bisogno di qualcosa da suonare con Tausig a due pianoforti per un concerto a Vienna. La composizione si apre con un tema apparentemente incerto ma di grande impatto. Forza e lirismo si alternano fino al secondo movimento, per il quale basta citare Clara Schumann: “Che Adagio! Con quanta estasi canta e suona dall’inizio alla fine!”. Segue uno Scherzo serioso, contrastato da un Trio esultante. Il finale chiude con decisione la Sonata, iniziando con un’introduzione lenta e densa prima di lanciarsi senza freni nell’Allegro conclusivo.
Il secondo brano in programma sarà En blanc et noir. Composto da Debussy nel 1915, è quasi un commento sonoro alla prima guerra mondiale, nonostante l’autore precisasse che i movimenti “traggono il loro colore e il loro sentimento semplicemente dalla sonorità del pianoforte”. L’ultimo movimento, dedicato a Stravinsky, riunisce la varietà di trame e motivi impiegati nei primi due.
Il recital del duo Chemin-Somenzi avrà termine con la Suite in fa diesis minore op. 6 di Šostakóvič, un piccolo capolavoro in stile ancora tardoromantico. Scritta a San Pietroburgo all’età di quindici anni, si apre con un preludio straziante, grondante – è il caso di sottolinearlo – di magniloquenza russa. La Danse fantastique ricorda più che vagamente il famoso Preludio op. 23 n. 5 di Rachmaninov. Segue un lungo Notturno interrotto nel suo climax da un inserto della tonalità e del tema del Preludio. Il movimento finale anticipa nel ritmo e nell’ambiguità tonale alcune di quelle che si riveleranno essere le caratteristiche più mature del suo autore. La coda presenta ancora una volta la ripresa del Preludio
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