Politica
9 Dicembre 2023
Nanni (Pd): "Dobbiamo evitare che la massima discrezionalità nell’applicazione dei contratti agevoli una concorrenza al massimo ribasso, che a volte sfocia nell’irregolarità e danneggia soprattutto l’utenza"

Case Famiglia. Due emendamenti Pd “per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento lavorativo”

di Redazione | 2 min

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“I recenti controlli effettuati dagli agenti della Polizia Locale in alcune Case Famiglia del Distretto Centro-Nord hanno messo a nudo diverse irregolarità nella gestione di queste strutture assistenziali, che i sindacati confederali denunciano da tempo, non solo nel ferrarese“. Ed è per questo che, fa sapere il consigliere comunale del Pd Davide Nanni “dobbiamo evitare che la massima discrezionalità nell’applicazione dei contratti agevoli una concorrenza al massimo ribasso, che a volte sfocia nell’irregolarità e danneggia soprattutto l’utenza: persone fragili che meritano un servizio di qualità, erogato con la massima professionalità e giustamente retribuito”. 

Il Pd ha quindi promosso due emendamenti che dovrebbero essere discussi nel prossimo consiglio comunale con i quali adeguarsi a quando già fatto “nei mesi scorsi i comuni di Argenta, Portomaggiore e Ostellato”. I tre comuni hanno infatti “integrato – scrive Nanni – il regolamento provinciale con una clausola che vincola i gestori delle Case Famiglia ad applicare il Ccnl di settore firmato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per evitare odiosi fenomeni di dumping salariale e concorrenza al massimo ribasso nell’erogazione di servizi essenziali alla persona”. 

I sindacati, ricordiamo, chiedono di uniformare tutto il regolamento provinciale in modo che non si creino storture tra i diversi comuni che compongono la provincia. Gli stessi “denunciano da tempo come in molte Case Famiglia operino spesso donne straniere, prive di qualifica, in condizioni di lavoro gravose e sottopagate perché i gestori privati applicano contratti ‘non di settore’ o cosiddetti ‘pirata’, sottoscritti da organizzazioni poco o per nulla rappresentative”.

Nel mese di maggio, “per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento lavorativo, garantendo la qualità di un servizio essenziale in una provincia ad alto indice di invecchiamento come quella ferrarese, la Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria ha approvato un nuovo Regolamento per il funzionamento e la vigilanza delle Case Famiglia, sempre più numerose anche a Ferrara dove attualmente operano 36 strutture di questo tipo”.

È per questi motivi che “il Partito Democratico ha depositato due emendamenti al regolamento”. Nel primo si “vincola tutti i gestori ad applicare il Ccnl di settore sottoscritto dai sindacati maggiormente rappresentativi, mentre il secondo pone questa condizione tra i criteri qualitativi richiesti per rientrare nella Lista case famiglia di qualità, verso cui orientare i cittadini che si rivolgono al servizio sociale territoriale”.

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