Economia e Lavoro
7 Dicembre 2023
In Emilia-Romagna la principale cooperativa italiana produce redditi da lavoro dipendente per oltre 870 milioni di euro e garantisce l’occupazione a quasi 30 mila persone

Da Coop Alleanza 3.0 un valore aggiunto di oltre 2 miliardi

di Redazione | 4 min

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Nel 2022, l’attività di Coop Alleanza 3.0 ha generato per il sistema paese un impatto totale in termini di valore aggiunto pari a 4,3 miliardi di euro, a fronte di un valore aggiunto diretto – cioè prodotto esclusivamente dall’attività economica della Cooperativa – di circa 580 milioni di euro: perciò, ogni euro prodotto direttamente comporta per l’economia nazionale un contributo complessivo pari a 7,4 euro.

È questa la principale evidenza che emerge dall’analisi di impatto realizzata da Nomisma per indagare il contributo economico e sociale che l’attività di Coop Alleanza 3.0 ha sul sistema Paese. Nello specifico, circa il 50% (2,2 mld di euro) dei 4,3 miliardi di euro totali sono riconducibili all’effetto diretto del lavoro di Coop Alleanza 3.0, con la produzione e la catena di subfornitura; l’effetto indiretto, cioè quello generato dalle attività economiche attivate a loro volta dai fornitori, è invece pari a 0,8 miliardi di euro mentre l’effetto indotto, prodotto dall’incremento di reddito percepito da tutti i soggetti coinvolti nel processo, risulta essere pari a 1,3 miliardi di euro.

Anche in termini occupazionali l’effetto è considerevole: a fronte di 14 mila unità di lavoro impiegate direttamente dalle Cooperativa, nell’intero sistema economico italiano se ne coinvolgono circa 68 mila. Pertanto, grazie alla propria attività e rete di fornitura, Coop Alleanza 3.0 attiva 3 unità di lavoro sul 1.000 nell’intera economia nazionale.

“Il contributo che Coop Alleanza 3.0 trasferisce a territori e settori economici non si limita al valore che la sua attività, direttamente o indirettamente, contribuisce a generare. Esiste infatti un ulteriore forma di contributo – particolarmente significativo anche per il suo significato valoriale e di adesione ai principi di legalità ed equità sociale – che è quello fiscale: anche considerando solo le imposte nette sulla produzione, la nostra Cooperativa contribuisce alla fiscalità generale – e dunque all’erogazione di servizi per l’intera collettività – per quasi 70 milioni di euro” osserva Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0. “Un altro dato che emerge dall’analisi di Nomisma che non possiamo dimenticare è il totale dei redditi da lavoro dipendente che annualmente eroghiamo, un dato superiore a 1,7 miliardi di euro. Risorse che, partendo dalla Cooperazione e attraverso le famiglie, entrano a far parte della ricchezza del Paese e ne sostengono la vitalità in questo momento così delicato e incerto”.

Il valore aggiunto attivato da Coop Alleanza 3.0 non interessa allo stesso modo l’intera penisola: il 50% si concentra in Emilia-Romagna, che precede Lombardia e Veneto, rispettivamente con il 25% e il 9%, grazie alla presenza in questi territori di importanti aziende fornitrici, in primis dell’agroalimentare ma anche di altri produzioni e servizi funzionali all’attività di Alleanza 3.0.

In particolare, in Emilia-Romagna l’impatto prodotto dalla Cooperativa ammonta a oltre 2,1 miliardi di euro, e corrisponde all’1,4% di tutto il valore aggiunto prodotto nella regione. Anche il contributo all’occupazione locale è consistente: Coop Alleanza 3.0, in termini diretti, indiretti e indotti, genera 871 milioni di euro in redditi da lavoro dipendente e garantisce l’occupazione a circa 30 mila persone, che corrisponde all’1,5% del totale regionale. Rilevante, infine, anche il contributo alla fiscalità generale realizzato tramite le attività economiche connesse alla Cooperativa: secondo l’analisi di Nomisma, sono quasi 40 i milioni di euro versati all’erario sotto forma di imposte nette sulla produzione di origine emiliano-romagnola.

Anche i settori produttivi sono variamente impattati dall’attività di Coop Alleanza 3.0. Quello sul quale si concentrano i maggiori effetti economici è l’agro- alimentare, che da solo convoglia il 25% dei 4,3 miliardi complessivamente prodotti, vale a dire un importo annuo superiore al miliardo di euro.

Emanuele Di Faustino

Significativi, percentualmente e in valore assoluto, anche gli apporti ai settori del real estate e del commercio all’ingrosso e al dettaglio, che richiamano rispettivamente l’11% e il 10% del valore aggiunto complessivamente prodotto, ciascuno con oltre 400 milioni di euro generati.

“Grazie alla propria attività e rete di fornitura, Coop Alleanza 3.0 genera valore in molteplici e differenti settori dell’economia italiana e regionale. Considerando il complesso dei tre effetti (diretto, indiretto e indotto), il settore che beneficia maggiormente dell’attività della cooperativa è l’agroalimentare, dal momento che raccoglie ben il 25% dell’intero valore aggiunto; seguono il settore immobiliare, del commercio all’ingrosso e al dettaglio, il trasporto terrestre e la fornitura di energia elettrica e gas.” dichiara Emanuele Di Faustino, responsabile Industria Retail e Servizi di Nomisma e coordinatore dello studio realizzato per Coop Alleanza 3.0. “Se si considera nello specifico l’impatto economico generato per la filiera agroalimentare, l’Emilia-Romagna continua a rappresentare il territorio che beneficia maggiormente della presenza di Alleanza 3.0 (40% del totale). Si noti però come, rispetto all’impatto complessivo, nel caso dell’agroalimentare il valore riconducibile alle attività della cooperativa aumenta in Puglia e Marche ed in alcune regione non servite direttamente dai punti vendita di Alleanza 3.0, come per esempio nel Sud Italia ma anche nel Nord Paese, come il Trentino Alto-Adige, in virtù della presenza di importanti aziende fornitrici” conclude Di Faustino.

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