Ho appreso dal numero odierno di Estense.com della morte di Enzo Mazzesi che di Anita e della sua gente è stato apprezzato e stimato dirigente politico e sindacale. Mi dispiace di non riuscire a partecipare al funerale previsto per domani. La mia età, benché un po più giovane di quella del caro Enzo, mi sconsiglia di espormi ai viaggi e al freddo e dopo e avere espresso, le ragioni della giustificata assenza, vorrei chiedere allo stesso quotidiano lo spazio per esprimere sincere condoglianze e associarmi al cordoglio espresso dal circolo del PD di Anita.
Ho avuto la fortuna di conoscere Enzo e di rendermi conto di quanto fosse impegnato per la gente della sua località, da dirigente del PCI e della locale Camera del Lavoro. Negli anni 60’ andavamo alle tanto frequenti riunioni sindacali, alla Ccdl di Ferrara, salendo sull’autobus di linea a Filo d’Argenta, dove nell’estate del 1960 sono stato nominato segretario di quella Camera del Lavoro e vi trovavo Enzo, che regolarmente partecipava e col quale si, parlava delle esperienze compiute e di come ottenere per i lavoratori migliori condizioni di vita, con la compartecipazione, il collettivo, la cooperazione. Le sue esperienze erano vastissime, una fonte da cui attingere per chi era novizio in quel campo. Siamo passati ad altri mezzi di trasporto e ad altre esperienze, sindacali e politiche, con una reciprocità di stima e riconoscimenti. Una parte del percorso l’ho compiuto sia nelle scelte politiche, oltre a quelle sindacali e anche da invitato quando si festeggiava con gli attivisti che avevano contribuito alle sempre riuscitissime feste de L’Unità, e sono stato partecipe anche nella formalizzazione dell’acquisizione delle condizioni materiali per darle continuità e potere continuare a svolgere. Posso quindi confermare e testimoniare quanto affermato dall’omaggio ben scritto di veri, doverosi e autentici riconoscimenti espressi dal circolo del PD di Anita.
Le leggi ineluttabili della vita hanno queste non liete conseguenze. Amici e compagni di Anita, conserviamo il preziosa ricordo dell’indimenticabile Enzo. Un bellissimo esempio.
Giorgio Bottoni