Nove servizi di Striscia La Notizia sono stati sequestrati e oscurati dal tribunale di Ferrara poiché ritenuti lesivi della reputazione della ditta ferrarese Star Italia, specializzata nella ristrutturazione di bagni.
La decisione del gip Carlo Negri s’inserisce nell’inchiesta che vede indagati per diffamazione in concorso Antonio Ricci, ideatore del tg satirico, e l’inviato Max Laudadio, dopo la messa in onda di puntate con cui avrebbero veicolato al pubblico false informazioni relative all’azienda.
I servizi che sono finiti sotto la lente della Procura di Ferrara sono quelli del 13, 19 e 20 dicembre 2022, del 20, 23 e 24 gennaio 2023 e del 10, 12 e 17 maggio 2023, mentre quello del 13 maggio 2023 è stato rimosso dalla stessa trasmissione poco dopo la messa in onda e prima dei sequestri.
Secondo quanto evidenziato nella querela, i fatti sarebbero iniziati il 20 novembre 2022 quando, dopo un accesso a sorpresa nei locali della Star Italia, in quel momento spogli, Laudadio avrebbe iniziato ad adombrare l’ipotesi che la ditta fosse una “scatola vuota”, insinuando che i proprietari avevano già svuotato l’edificio per far perdere le loro tracce e fuggire ai creditori, nonostante fosse stato avvisato da uno dei consulenti, da lui intervistato, che era in corso un trasloco e che l’azienda avrebbe aperto una nuova sede lungo la Ss 309 Romea, inaugurata lo scorso 17 dicembre.
Ma non solo. Mostrando un video relativo al rifacimento di un bagno in cui, pur rimuovendo le barriere architettoniche, si denunciava che la Star Italia non avrebbe garantito l’avvicinamento laterale della sedia a rotelle al wc e quello frontale al lavabo, il tg satirico di Mediaset avrebbe anche affermato in modo diffamatorio che l’azienda non aveva osservato le norme relative ai lavori rientranti nel Bonus del 75%, promettendo così all’utenza una detrazione fiscale del 75% di cui non avrebbe potuto realmente beneficiare.
Allo stesso modo, Striscia La Notizia avrebbe anche rivelato che la ditta, violando la legge, era solita aprire immediatamente il ‘cassetto fiscale‘ subito dopo la firma del contratto prima della fine dei lavoro. Un fatto che, secondo quanto raccontato dal programma di Canale 5, non solo costituiva un illecito ma che avrebbe anche vanificato la richiesta di rimborso statale da parte del cliente.
Infine, secondo la trasmissione, la ditta non solo continuava a proporre, sempre violando la legge, le ristrutturazioni con l’abbattimento di barriere architettoniche con sconto in fattura o cessione del credito con Bonus del 75%, senza così consentire il rimborso statale al cliente, ma destinava i propri capitali all’estero per sfuggire alle pretese risarcitorie dei consumatori che, avendo concluso con essa contratti, avrebbero anche perso tutti gli Ecobonus con la relativa richiesta di restituzione da parte dell’Agenzia dell’Entrate.
Tutte insinuazioni ritenute però prive di fondamento e smentite dal tribunale di Ferrara. Secondo quanto riporta il decreto di sequestro preventivo, infatti, si è trattato di “diffusione di informazioni non veritiere e non supportate da un adeguato esame giuridico e fiscale che ha finito per ledere la reputazione della ditta, essendo stato veicolato un messaggio dissuasivo dall’intrattener rapporti con Star Italia“, assistita dall’avvocato Fabio Anselmo.
A tal proposito, dopo essersi vista chiudere il contatto per la cessione dei crediti fiscali da parte della banca Intesa San Paolo e aver subito conseguentemente un calo del circa 70% per quanto riguarda il fatturato nel 2023, la Star Italia ha citato per danni RTI spa, del gruppo Mediaset, per l’ammontare di 170 milioni di euro per danni all’immagine dell’azienda.
“Star Italia spa è unʼazienda composta da persone serie ed oneste che si sono sempre impegnate dando il massimo nel loro lavoro – precisa Sara Cavallari, Cfo e portavoce di Star Italia -. Qualsiasi problematica avuta con i nostri clienti è sempre stata affrontata con serietà e responsabilità. Il nostro operato, tuttavia, è stato messo a dura prova dalla campagna mediatica di Striscia la Notizia, che ha turbato il flusso del nostro lavoro e degli interventi necessari alla completa soddisfazione dei nostri clienti. Questo ha generato una problematica al di fuori del nostro controllo in un clima di infamia, bloccando il nostro operato e causando proprio ai nostri clienti i danni maggiori. Contiamo che i provvedimenti e il corso della giustizia ristabilisca la realtà dei fatti, non lasciando ombra di dubbio sulla nostra integrità. Contingentemente continuiamo il nostro lavoro, faticosamente ma con determinazione, costanza e umiltà”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com